160 milioni di euro. A tanto ammonta la perdita netta registrata dal produttore austriaco Voestelpine AG nei primi nove mesi dell'anno fiscale 2019/20, terminati lo scorso 31 dicembre. Nello stesso periodo del precedente esercizio la società aveva registrato un utile netto di 281,3 milioni. Nei primi tre trimestri il fatturato ha sfiorato i 9,6 miliardi di euro, facendo registrare un calo del 3,8% su base annua. Il calo è stato attribuito principalmente ai minori volumi di vendita. Nei primi nove mesi l'EBITDA si è attestato a 837 milioni di euro, facendo segnare un -24,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il margine EBITDA è invece ammontato all'8,7%, contro l'11,1% rilevato nei primi nove mesi dell'esercizio 2018/19.
Voestalpine ha affermato di aver dovuto fronteggiare un clima economico difficile nell'anno fiscale in corso, a causa soprattutto dell'impatto negativo dei conflitti commerciali e delle deboli performance delle industrie europee votate all'export, che rappresentano il mercato chiave della società austriaca. Voestalpine ha aggiunto che i margini di profitto nell'industria siderurgica hanno risentito dei bassi prezzi dell'acciaio, della scarsa domanda dal settore automobilistico e dall'aumento dei prezzi del minerale di ferro a livello internazionale.
Parlando del suo impianto a Cartersville in Georgia, Stati Uniti, Voestalpine ha sottolineato di aver migliorato l'efficienza attraverso azioni intraprese dall'azienda. Dovrà tuttavia intraprendere ulteriori interventi di ottimizzazione per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Per l'anno fiscale 2019/2020 Voestalpine prevede attualmente un EBITDA pari a circa 1,2 miliardi di euro.