Utile netto in calo del 44,4%, cioè pari a 459 milioni di euro. È il risultato registrato dal produttore siderurgico austriaco Voestalpine AG nell'anno fiscale 2018/19, insieme a ricavi pari a circa 13,56 miliardi, in aumento del 5,1%. Allo stesso tempo l'EBITDA si è attestato a 1,56 miliardi, calando del 19,9% su base annua, mentre il margine EBITDA è passato all'11,5%.
La società austriaca ha dichiarato che la principale sfida a livello di gruppo è rappresentata dalla risoluzione dei problemi operativi nei suoi stabilimenti situati negli Stati Uniti, con l’obiettivo di raggiungere i target produttivi prefissati. Molto dipenderà tuttavia dagli sviluppi macroeconomici dei prossimi dodici mesi, ossia «dalla misura in cui le politiche commerciali influenzeranno artificialmente il flusso globale delle merci, nonché dalle performance dell’industria globale delle materie prime e, in misura minore, dal rapporto tra domanda e offerta» ha detto l'azienda. Oltre a ciò, per Voestalpine sarà importante capire la misura in cui i nuovi test sulle emissioni e i dibattiti politici sul futuro della tecnologia automobilistica incideranno sui modelli di spesa dei consumatori europei e non solo. Infine, il produttore austriaco ritiene che i risultati saranno influenzati anche dalla direzione che l'economia europea prenderà in relazione alle modalità con cui si verificherà la Brexit. Per tutti questi motivi, secondo Herbert Eibensteiner, direttore della divisione Acciai e membro del consiglio di Voestalpine, «la società non può stabilire di non farsi condizionare dai fattori esterni menzionati, perciò qualsiasi previsione relativa all'anno 2019/20 non potrebbe avere basi certe».