Tata Steel UK, filiale del produttore indiano di acciaio Tata Steel, ha annunciato un programma di miglioramento degli altiforni che ridurrà l'impronta di carbonio dello stabilimento di circa 160.000 tonnellate di CO2 all'anno, pari alle emissioni annuali di quasi 100.000 automobili o all'energia utilizzata da circa 50.000 famiglie.
I due forni di Port Talbot, che producono circa 3,6 milioni di tonnellate di ferro liquido all'anno, sono alimentati da aria calda ad alta pressione a temperature superiori a 1.100°C.
«Il riscaldamento è assolutamente fondamentale per il funzionamento dei nostri altiforni. Qualsiasi perdita di efficienza nel riscaldamento dell'aria significa che dobbiamo utilizzare più gas, oppure dobbiamo sostituire l'energia persa utilizzando più coke metallurgico per ridurre chimicamente il minerale di ferro all'interno delle fornaci. Questo programma di attività farà una differenza significativa per la nostra impronta di carbonio, i nostri costi energetici e la nostra stabilità ed efficienza operativa», ha affermato Andrew McGregor, project manager di Tata Steel.
Il programma di miglioramento continuo prevede l'upgrade dei bruciatori che generano calore, con l'installazione di due nuove unità dotate della migliore tecnologia disponibile.