Le esportazioni di acciaio della Spagna sono in ripresa e nella prima metà dell'anno si sono avvicinate molto ai livelli pre-pandemia, secondo quanto comunicato dall'associazione dei produttori siderurgici spagnoli UNESID.
Nei primi sei mesi del 2021 la Spagna ha esportato quasi 5 milioni di tonnellate d'acciaio, ovvero il 23,4% in più su base annua ma l'1,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Sempre in gennaio-giugno, grazie alla ripresa della domanda in Europa le esportazioni spagnole verso gli altri paesi europei sono aumentate del 36,7%, a 3,4 milioni di tonnellate, il 9,1% rispetto ai livelli pre-pandemia.
Nella prima metà dell'anno le principali destinazioni dell'export spagnolo di acciaio sono state gli Stati Uniti e l'Algeria, con aumenti rispettivamente del 33,2% e del 71,4%. L'export verso Regno Unito e Marocco è calato invece del 16% e del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le esportazioni verso paesi terzi si sono stabilizzate, sebbene siano ancora inferiori a quelle del primo semestre 2019 in misura del 19%, a causa delle misure commerciali adottate da vari paesi.
Nel mese di giugno in particolare, le esportazioni spagnole di acciaio sono aumentate del 15% rispetto a maggio e di circa il 50% su base annua, ammontando a 927.000 tonnellate. L'improvvisa ripresa dei mercati export ha fatto sì che, a partire da febbraio, i volumi mensili di esportazione rimanessero costantemente superiori alla media degli ultimi tre anni. UNESID ha posto l'accento sull'importanza di promuovere la competitività delle esportazioni del paese per sostenere in modo continuo la ripresa economica, attraverso misure come la garanzia di costi energetici paragonabili a quelli dei competitor europei. Queste misure, ha affermato l'associazione, migliorerebbero anche l'economia e l'industria del paese.