L'accordo di fusione tra la divisione siderurgica di ThyssenKrupp e Tata Steel è fallito poiché la Commissione Europea ha bocciato l’iniziativa. A quanto è dato sapere, l'Antitrust europeo temeva che l'operazione avrebbe dato vita al secondo gruppo siderurgico europeo dopo ArcelorMittal e quindi avrebbe ridotto la concorrenza nel settore dei piani, causando aumenti di prezzo.
La tedesca ThyssenKrupp ha registrato un forte incremento di valore (pari al 27%) sul mercato azionario di Francoforte. Un balzo in avanti nonostante l’annuncio di un 2019 senza utili e in cui sarebbero aumentati gli accantonamenti per eventuali azioni legali. Dopo l'annuncio, Tata Steel ha invece perso il 6% del valore delle sue azioni.
ThyssenKrupp ha annunciato che vorrebbe comunque separare la sua divisione ascensori - di gran lunga la più redditizia, con oltre il 60% dei profitti del consolidato - con l'obiettivo di fonderla con un'altra azienda e quotarla in borsa. Ha annunciato inoltre che è necessaria una riduzione di 6.000 lavoratori, di cui 4.000 in Germania. Un percorso che per gli analisti dovrebbe intraprendere anche Tata Steel, ridefinendo la strategia di crescita.
Al momento non è chiaro se ci saranno conseguenze per le attività italiane del gruppo, cui fa capo Acciai Speciali Terni (AST) con circa .400 dipendenti.