Le autorità russe hanno annunciato di aver deciso di aumentare da 45 €/t a 70 €/t l'aliquota del dazio sulle esportazioni di rottami di acciaio. In precedenza, era circolata la voce che il dazio sarebbe stato portato a 90 €/t. «La percentuale viene mantenuta al 5% del valore in dogana. Nel frattempo, al fine di evitare la sottovalutazione del valore in dogana delle merci, l'aliquota minima è stata alzata a 70 €/t» si legge in un comunicato. La decisione è stata presa il 25 maggio, ma manca ancora un annuncio ufficiale. Pertanto, al momento non vi è chiarezza sul periodo di validità del nuovo regolamento, sebbene la maggior parte degli operatori ritenga che coprirà un periodo di 180 giorni a partire dalla fine di giugno. Alcune fonti, tuttavia, ipotizzano che sarebbe più logico che il nuovo tasso entrasse in vigore dalla fine di luglio, quando scadrà l'aliquota dei 45 €/t.
La misura imposta è il risultato del significativo aumento dei prezzi del rottame nel mercato globale ed è stata adottata dalle autorità russe per garantire adeguati volumi di materiale ai produttori siderurgici locali. «Sicuramente influenzerà le esportazioni e aiuterà le acciaierie locali» ha commentato una fonte, aggiungendo tuttavia che, «a seconda della situazione sul mercato globale, la nuova aliquota potrebbe comportare una minore raccolta di rottami in alcuni periodi».