Il valore delle vendite di rottami metallici in Messico da parte dei grandi depositi di raccolta è diminuito del 12,8% a febbraio, su base annua, in termini reali (al netto dell’inflazione). Si tratta del 20esimo calo annuale consecutivo, un periodo che costituisce il peggiore scenario recessivo per questo settore commerciale, secondo l’analisi SteelOrbis dei dati dell’agenzia nazionale di statistica Inegi.
Nell’intero 2023, la vendita all’ingrosso di rottame nel mercato messicano dell’acciaio è diminuita del 24,1% rispetto al 2022. Si tratta della peggiore contrazione percentuale in 14 anni, superata solo dal calo del 28,6% nel 2009. L’aumento maggiore si è verificato nel 2021 con un aumento del 38,2%.
La vendita di rottami metallici è di vitale importanza per il mercato siderurgico messicano e mondiale. Secondo la società siderurgica DeAcero, una delle più grandi aziende siderurgiche del paese, il 95% dell’acciaio prodotto proviene da questo tipo di input.
Altre aziende siderurgiche che consumano rottami nella produzione dell’acciaio sono ArcelorMittal, Ternium, Grupo Acerero, Tyasa, Gerdau Corsa, Grupo Simec, TAMSA Tenaris, Frisa SuAcero, Altos Hornos de México (AHMSA), sebbene quest’ultima sia paralizzata a causa dell’insolvenza.
Le informazioni Inegi corrispondono al commercio con vendita all’ingrosso di materiali di scarto, che comprende la vendita di rottami metallici, vetro, plastica, carta e cartone, tra gli altri rifiuti riutilizzabili. Il calo segnalato corrisponde al totale delle attività. Di questo totale, i rottami metallici concentrano il 68,4% delle vendite totali di tale settore.