Nei primi sette mesi di quest'anno la Turchia ha importato 12,071 milioni di tonnellate di rottame, ossia l'11,4% in più su base annua secondo gli ultimi dati dell’associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD). Il valore delle stesse importazioni è ammontato a 3,294 milioni di dollari, in calo del 4,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nel mese di luglio i volumi di importazione hanno raggiunto 2,364 milioni di tonnellate, facendo segnare un incremento del 24,35% su base mensile. Le importazioni di rottame in Turchia hanno cominciato ad aumentare in maggio-giugno dopo il difficile periodo di marzo-aprile, poiché la situazione in cui si trovavano le acciaierie turche è migliorata con la lieve ripresa della domanda di acciai finiti. Di conseguenza, vi è stato un aumento dei tassi di utilizzo della capacità produttiva. Nel mese di luglio si è osservato un miglioramento della situazione anche grazie al continuo supporto dei mercati dei semilavorati e degli acciai finiti.
In gennaio-luglio la principale fonte di rottame per la Turchia è rimasta l’UE, con una quota del 61,2% sulle importazioni totali turche, seguita dagli Stati Uniti con una quota del 21%. I principali fornitori di rottame per il mercato turco sono elencati nella seguente tabella.
|
Gen-lug 2020 |
Var. annua (%) |
USA |
2.538.274 |
+29,4 |
EU |
7.388.150 |
+5,9 |
CIS |
1.322.201 |
+2,6 |
Altri |
823.122 |
+22 |
Totale |
12.071.747 |
+11,4 |
Si stima che ad agosto siano stati importati volumi leggermente superiori rispetto al mese precedente. Il numero di carichi ordinati per il mese di settembre dovrebbe invece risultare inferiore rispetto ad agosto.