Regno Unito, rottame: possibili restrizioni all’export mettono a rischio economia e competitività

giovedì, 28 agosto 2025 09:17:45 (GMT+3)   |   Istanbul

Un nuovo studio condotto dalla Sheffield Hallam University, commissionato dalla British Metals Recycling Association (BMRA), ha lanciato un avvertimento: limitare le esportazioni di rottame ferroso dal Regno Unito potrebbe avere conseguenze economiche devastanti. Le conclusioni arrivano mentre il governo britannico valuta potenziali restrizioni all’export, in particolare verso i Paesi non appartenenti all’OCSE, come parte della strategia di transizione verso un’industria siderurgica a basse emissioni, basata sulla tecnologia dei forni elettrici ad arco (EAF).

Principali evidenze dello studio

Secondo il rapporto, un divieto di esportazione verso i Paesi non-OCSE comporterebbe una perdita di valore aggiunto lordo (GVA) pari a quasi 5 miliardi di sterline.
Sarebbero inoltre a rischio oltre 20.000 posti di lavoro diretti e indiretti nel comparto del riciclo dei metalli. Solo colpendo la Turchia, principale destinazione per i metalli riciclati dal Regno Unito, l’impatto ammonterebbe a 2 miliardi di sterline di GVA persi e oltre 6.800 posti di lavoro cancellati.

Offerta di rottame e transizione green

Il rapporto sottolinea che l’offerta di rottame nel Regno Unito è più che sufficiente a coprire il fabbisogno domestico. Anche se entro il 2050 tutti gli impianti britannici dovessero passare a una produzione al 100% alimentata da rottame in EAF, sarebbe necessario soltanto circa due terzi della fornitura annua disponibile. Il restante terzo dovrebbe comunque essere esportato per mantenere l’equilibrio del mercato.

Il ruolo delle esportazioni di rottame

Le esportazioni rappresentano la spina dorsale dell’industria britannica del riciclo dei metalli, che occupa direttamente oltre 15.000 persone, genera 9 miliardi di sterline di valore aggiunto all’anno e compete in un mercato globale in cui la domanda di acciaio riciclato è in rapida crescita.

Secondo lo studio, restrizioni all’export comprometterebbero tale equilibrio, riducendo la competitività e indebolendo il ruolo strategico del settore nel processo globale di transizione verso un acciaio riciclato e a basse emissioni di carbonio.

Implicazioni più ampie per economia e clima

Il comparto del riciclo dei metalli è un pilastro fondamentale dell’economia circolare e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Regno Unito. Limitare le esportazioni non solo ridurrebbe la produzione economica, ma indebolirebbe anche la posizione del Paese nel mercato globale dell’acciaio riciclato, destinato a crescere in modo significativo nei prossimi decenni.

In definitiva, il rapporto ha evidenziato la necessità di un dialogo più ampio e costante tra governo, operatori del riciclo e produttori siderurgici, al fine di definire una politica che risponda alle esigenze di tutte le parti coinvolte.


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