L'udienza per il ricorso urgente presentato da Ilva in amministrazione straordinaria per scongiurare l'abbandono di ArcelorMittal è stata rinviata al prossimo 6 marzo in Tribunale a Milano. Lo ha deciso il giudice Claudio Marangoni dopo la richiesta da parte dei legali delle parti con il presupposto che si arrivi a un accordo entro fine febbraio.
La decisione di chiedere il rinvio per arrivare a un accordo entro il 28 febbraio era stata anticipata dagli avvocati di ArcelorMittal prima dell'inizio dell'udienza.
«Ci sono le basi per arrivare ad un accordo - ha affermato l'avvocato Roberto Bonsignore con afianco l'amministratore delegato di ArcelorMittal Italia, Lucia Morselli -. Mittal resta a Taranto, mantenendo la produzione». Nel caso di esito positivo delle trattative, ArcelorMittal ritirerebbe il suo atto di citazione con cui ha chiesto l'accertamento del recesso dal contratto, mentre i commissari ritirerebbero il ricorso cautelare d'urgenza contro l'addio del gruppo. La causa in corso verrebbe così di fatto cancellata. Se dovesse saltare l'accordo, invece, non ci sarà alcuna proroga e si andrà alla discussione in aula.
Tanti ancora i nodi da sciogliere perché si arrivi a un'intesa tra le parti: quello degli esuberi resta il più delicato, ma ci sono anche l'immunità penale e le modalità della partecipazione dello Stato in AM InvestCo.
Stefano Gennari