Il Messico, la quindicesima economia mondiale, sta raggiungendo i limiti di consumo e generazione di energia elettrica e alcune regioni stanno subendo momentanee interruzioni di corrente, secondo quanto riportato dalla stampa messicana.
«Il caldo fa scattare l’allarme per le scarse riserve di elettricità in Messico», dice l'articolo del quotidiano messicano El Economista nella sua sezione economica. Il quotidiano La Razon ha pubblicato: «Previste ulteriori interruzioni di corrente nel paese a causa delle alte temperature».
Secondo l'esperto di energia, Gonzalo Monroy, della società di consulenza GMEC, «nelle ultime 48 ore (lunedì e martedì) si sono verificati blackout occasionali, non generali, del sistema elettrico messicano in più di 17 regioni».
Dalla scorsa settimana le autorità messicane hanno lanciato l’allerta per un'insolita ondata di caldo che ha provocato un vertiginoso aumento delle temperature, che in alcune città del nord del paese hanno superato i 50 gradi Celsius.
L'ondata di caldo ha innescato il consumo di energia elettrica nel paese da parte degli impianti di climatizzazione. Martedì notte, il Centro nazionale governativo per il controllo dell'energia (Cenace) ha emesso un avviso secondo cui il margine di riserva operativa nel sistema elettrico messicano era inferiore al 6%.
Secondo Monroy, in condizioni normali, tale margine dovrebbe essere compreso tra il 20 e il 25%. Con il 6%, gli allarmi sono attivi perché per luglio gli esperti hanno previsto un'altra ondata di caldo.
Con questo basso margine operativo, il rischio è che si verifichino interruzioni temporanee della corrente in alcune regioni.
«Se una centrale elettrica si ferma, ci saranno blackout diffusi soprattutto in regioni come la Baja California e le penisole dello Yucatan. Nel nord-est del paese, a Coahuila, Tamaulipas e Nuevo León. Anche a sud di Veracruz», ha detto Monroy.
Lo specialista, in un'intervista con il giornalista Carlos Loret de Mola al tg Latinus, ha detto che ci sono 30 impianti di energia elettrica rinnovabile già realizzati che non possono essere integrati nel sistema e non stanno producendo a causa della politica energetica del presidente Andrés Manuel López Obrador.
Gli impianti potrebbero fornire l'11% in più di elettricità per garantire il funzionamento continuo di industrie come quelle del settore siderurgico, che è uno dei maggiori utilizzatori di elettricità.