Secondo un nuovo report dell’organizzazione non governativa belga Shipbreaking, del gruppo di esperti Sandbag e dell’università di Tuscia, la transizione europea verso l’acciaio sostenibile dipende fortemente dalla disponibilità di rottame ferroso di alta qualità. Nell’Unione europea vengono già riciclati importanti volumi di acciaio, ma i livelli di contaminazione, le restrizioni normative e le dinamiche di mercato limitano l’accesso al rottame pulito richiesto per produrre piani di alta qualità. Una tra le più importanti opportunità inesplorate è il riciclo delle navi, che potrebbe fornire 10-15 milioni di tonnellate di rottame ad alta purezza all’anno. Tuttavia, per raggiungere tale obiettivo è necessario abbattere le barriere del sistema.
La qualità del rottame determina il percorso di decarbonizzazione dell’acciaio europeo
Secondo lo studio, l’acciaio è il materiale più riciclato in Europa e il rottame ferroso è fondamentale per le strategie di riduzione delle emissioni. Eppure, la purezza del rottame è sempre più compromessa dalla presenza di elementi di tempra, come rame, stagno e cromo.
Il rottame europeo è diviso in quattro livelli di qualità, e solo i più elevati sono idonei per la produzione di piani di alta qualità utilizzati nel settore dell’automotive o in altre applicazioni complesse. Il rottame di qualità inferiore viene utilizzato per produrre lunghi e acciai strutturali. La crescente presenza di prodotti rivestiti, motori elettrici, cablaggi ed elettrodomestici tra i rifiuti aumenta la contaminazione da rame. Ciò rappresenta un grande ostacolo tecnico, poiché il rame non può essere rimosso durante la fusione e riduce le temperature della colata.
Lo studio analizza anche la distribuzione dei flussi di rottame in Europa e a livello internazionale. È stato osservato che gran parte del rottame che circola in Europa è composto da materiali di categorie basse o intermedie, mentre le esportazioni sono dominate da rottame obsoleto di bassa qualità. Le importazioni, invece, tendono a comprendere tipi di rottame più pulito o più specializzato. Questo squilibrio influisce sulla disponibilità di rottame ad alta purezza in Europa, soprattutto perché i produttori locali di piani stanno pensando di passare alla produzione EAF per ridurre le emissioni.
EAF, DRI, HBI: soluzioni tecniche per soddisfare i requisiti di purezza
La produzione in forni a ossigeno basici (BOF) non necessita di grandi quantità di rottame, mentre il metodo che prevede l’impiego di forni elettrici ad arco (EAF) richiede importanti volumi di rottame, integrato con preridotto (DRI) e bricchette (HBI). Questa combinazione consente di raggiungere i livelli di purezza richiesti per gli acciai piani, pur utilizzando un’elevata quantità di rottame.
L’integrazione di tali unità di ferro aggiuntive con il rottame di alta qualità riduce la dipendenza dalla produzione di ferro primario e garantisce una decarbonizzazione più rapida, in particolare per la produzione di piani di alta qualità. La disponibilità di HBI importate potrebbe supportare in modo efficace questa transizione, mentre l’Europa si occupa di espandere la sua capacità di DRI a basso tenore di carbonio.
Riciclo di navi: una fonte di rottame pulito importante, ma poco sfruttata
La demolizione delle navi rappresenta una delle maggiori fonti di rottame ad alta purezza in Europa. Alcuni studi tecnici dimostrano che il 70-95% del peso di una nave può essere recuperato come acciaio utilizzabile.
Le analisi incluse nel report indicano che:
- 11.902 navi della flotta mercantile dell’Associazione europea di libero scambio ha più di 10 anni,
- entro la metà degli anni ’30 del nostro secolo verranno demolite fino a 700 navi all’anno,
- è possibile recuperare 10-15 milioni di tonnellate di acciaio all’anno, ovvero il 20% circa del consumo annuale di rottame in Europa.
Tuttavia, l’accesso a questa fonte rimane limitato, poiché molte delle navi di proprietà dell’UE vengono smantellate al di fuori dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OECD), solitamente in depositi senza pratiche di demolizione selettive. In questi stabilimenti viene prodotto rottame misto e contaminato, che impedisce il recupero dei materiali più puliti e speciali necessari per la produzione di piani.
Lo studio sottolinea che una maggiore applicazione delle norme sulla spedizione di rifiuti potrebbe reindirizzare una parte di tale flotta in aree di raccolta conformi con i requisiti europei, aumentando notevolmente la disponibilità di rottame pulito.
Le incoerenze normative compromettono la qualità e la circolarità del rottame
Il fatto che nell’Unione europea il rottame venga classificato come un rifiuto, e non come un materiale industriale strategico, rappresenta un importante problema. Tale categorizzazione causa un’incoerenza tra gli Stati membri in materia di sistemi di tracciabilità, controllo qualità e standard di demolizione di veicoli, macchinari e navi.
La mancanza di protocolli standard causa problemi di contaminazione e riduce il volume di rottame idoneo per le applicazioni ad alto valore.
I prezzi dell’elettricità rappresentano un ostacolo verso la decarbonizzazione
La produzione EAF dipende fortemente dall’elettricità, che al momento ha prezzi competitivi. I costi dell’energia variano tra gli Stati membri, considerando la presenza di strutture senza rete elettrica, la disponibilità di energie rinnovabili e le diverse politiche nazionali.
Nelle regioni con i prezzi più elevati, il caso economico per la produzione EAF basata sull’impiego di rottame diventa molto più debole. L’allineamento delle politiche energetiche agli obiettivi di decarbonizzazione risulta quindi fondamentale per supportare la transizione del settore siderurgico.
Scenari futuri
Il report si conclude con l’identificazione dei seguenti fattori come metodi per aumentare l’offerta di rottame di alta qualità:
- Maggiore applicazione delle norme di spedizione dei rifiuti, in modo da reindirizzare più navi europee a centri di riciclo conformi.
- Espansione e modernizzazione della capacità di riciclo locale.
- Adozione di standard di demolizione di navi, veicoli e macchinari coerenti in tutti gli Stati membri.
- Miglioramento dei sistemi di tracciabilità per allocare la giusta qualità di rottame a ogni metodo di produzione.
- Coordinamento delle politiche energetiche per supportare un settore EAF competitivo e decarbonizzato.
Insieme, queste misure potrebbero consentire al rottame ad alta purezza di ricoprire un ruolo più significativo nella strategia europea di decarbonizzazione dell’acciaio, in particolare per la produzione di piani.