La Commissione Europea svela il piano per la siderurgia

mercoledì, 12 giugno 2013 16:47:16 (GMT+3)   |   Brescia
       

La Commissione Europea ha approvato il piano d'azione per la siderurgia predisposto dal vicepresidente responsabile per le industrie Antonio Tajani. Previsti interventi per rilanciare l'attività del settore, accompagnare le ristrutturazioni e sostenere l'occupazione.
Sei le linee d'azione sulle quali si articola il piano acciaio:

- miglioramento del quadro normativo;

- rilancio della domanda;

- concorrenza leale;

- politiche in materia di energia e clima;

- innovazione;

- sostegno in caso di ristrutturazioni.

Con il primo punto, spiega il sito ufficiale della Commissione Europea, "l'UE valuterà l'impatto degli oneri amministrativi per l'industria siderurgica e verificherà che la normativa europea non crei costi aggiuntivi".
Per quanto riguarda la domanda, ha dichiarato Tajani,  "si dovranno mettere in atto iniziative che possano contribuire a sostenere i mercati dell'auto e delle costruzioni, che rappresentano il 40% della domanda di acciaio". Il terzo punto del piano d'azione riguarda poi le materie prime: secondo Tajani bisognerà "tenere sotto controllo il mercato del rottame" e includere il "carbone nella lista delle materie prime essenziali", mentre i produttori europei dovranno poter contare su un accesso più agevole al mercato delle materie prime e sulla "giusta lotta alle pratiche protezionistiche".
L'energia rappresenta circa il 40% dei costi di produzione dell'acciaio e le imprese europee pagano più della maggior parte dei loro concorrenti. L'obiettivo del piano è quello di accrescere la concorrenza e ridurre i costi. Tajani ha precisato che gli schemi nazionali per le energie rinnovabili "dovranno essere armonizzati" e che dovrà essere presentato, entro il 2014, "un rapporto sui costi energetici". Contestualmente, si dovrà analizzare l'impatto delle tasse e gli eventuali interventi per ridurle.
Venendo all'innovazione, La Commissione Europea fa sapere che tra il 2014 e il 2020 il programma di ricerca Orizzonte 2020 metterà a disposizione circa 18 miliardi di euro di finanziamenti UE per rafforzare la leadership industriale nel campo dell'innovazione. Non solo: "Pensiamo all'utilizzo massicco del Fondo sociale europeo, all'intervento della Banca europea degli investimenti al fondo per la ricerca su carbone e acciaio - con almeno 280 milioni - e i progetti di partenariato" - ha aggiunto Tajani.
Ultimo punto, le ristrutturazioni: il settore siderurgico ha già perso 40.000 posti di lavori a seguito delle ristrutturazioni. Sarà necessario "razionalizzare l'uso dei fondi europei, attraverso un'apposita task force per i principali casi di chiusura o ridimensionamento di impianti" e "anticipare i processi di cambiamento e ristrutturazione". Inoltre, fa sapere la stessa Commissione, "poiché la forza lavoro del settore siderurgico sta invecchiando, è necessario attirare una manodopera giovane e creativa".

Per quanto riguarda la parte finanziaria, ossia gli incentivi finalizzati allo sviluppo, se ne discuterà quando si tratterà di decidere il riparto dei fondi comunitari. Diventerà, invece, una struttura permanente il gruppo d'azione europeo per l'acciaio, incaricato di monitorare i progressi nelle suddette aree. Si tratta di una decisione che ribadisce la strategicità della siderurgia nell'UE, uno dei punti fondamentali dell'azione di Tajani.
Il commissario ha dichiarato che "il piano d'azione è una specie di quadro generale che permetterà agli Stati membri di poter intervenire [...] Se vogliamo applicarlo all'Ilva, penso all'utilizzo dei fondi BEI [Banca Europea degli Investimenti], dei fondi per il carbone e l'acciaio, per la salute dei lavoratori, e agli aiuti di Stato finalizzati alla riqualificazione ambientale".

Il "Piano d'azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile" è scaricabile in forma integrale a questo indirizzo

 


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