Mittal: "La domanda non raggiungerà livelli pre-crisi prima del 2015"

mercoledì, 16 marzo 2011 16:31:42 (GMT+3)   |  
       

Lakshmi N. Mittal, presidente di ArcelorMittal, ha dichiarato che la propria società prevede che la domanda all'interno dei paesi sviluppati non raggiungerà i livelli pre-crisi prima del 2015, aggiungendo che, nonostante il miglioramento rispetto al 2009, c'è ancora una notevole discrepanza tra l'offerta e la domanda globale di acciaio, in modo particolare nelle regioni sviluppate nelle quali ArcelorMittal gestisce una parte considerevole delle proprie attività.

Commentando lo stato dell'economia globale nel 2010 all'interno del report annuale di ArcelorMittal, il presidente della società ha dichiarato che la crescita economica continua ad essere guidata dalla forza dei mercati emergenti.

Gli Stati Uniti hanno registrato una crescita leggermente più forte dopo l'estensione dei tagli alle imposte e grazie ad ulteriori stimoli economici introdotti verso la fine del 2010, ma Mittal fa presente che la sfida maggiore rimane l'Europa, che essenzialmente è divisa in due mercati: "Mentre in Germania è stata registrata una crescita impressionante, che ha influenzato positivamente i paesi vicini (Polonia, Austria, Olanda, i paesi nordici e la Repubblica Ceca), l'Europa Meridionale rimane molto più debole, dal momento che l'imposizione fiscale e l'alto tasso di disoccupazione limitano la domanda; in questo contesto, nemmeno il settore export è in grado di guidare la crescita".

Mittal ha aggiunto che le variazioni nei prezzi delle materie prime rappresentano una grande sfida sul mercato siderurgico globale, avendo introdotto "un nuovo livello di volatilità" proprio in seguito ad una delle peggiori crisi economiche degli ultimi decenni. "Anche se la ripresa è in corso, dobbiamo rimanere concentrati nel rimanere il più efficienti possibile e avere delle solide fondamenta", ha affermato Mittal.

Il presidente di ArcelorMittal ha rivelato i quattro obiettivi prioritari della sua società:
- investire nel mantenimento e nel miglioramento dei propri impianti, ove necessario;
- investire in una crescita organica, specialmente sviluppando le attività minerarie all'interno dei mercati emergenti;
- prendere in considerazioni acquisizioni strategiche;
- usare eventuali surplus di cassa per ridurre ulteriormente il debito netto.

"Abbiamo intenzione di espandere la nostra produzione annuale di minerale ferroso a 100 milioni di tonnellate entro il 2015, attraverso lo sviluppo di aree industriali dismesse, e stiamo valutando opportunità simili per quanto riguarda l'ulteriore sviluppo dei nostri asset carboniferi", ha dichiarato Mittal, ricordando la recente acquisizione dell'azienda mineraria canadese Baffinland Iron Mines Corporation (la maggiore acquisizione della società dall'inizio della crisi economica).

Per quanto riguarda le proprie attività prettamente siderurgiche, ArcelorMittal punta alla propria espansione nei mercati del Brasile e dell'India.


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