Oggi pomeriggio a Perugia i sindacati metalmeccanici, le Rsu e il presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli incontreranno i vertici di Acciai Speciali Terni (AST) per fare il punto della situazione dopo che la scorsa settimana l'ad Massimiliano Burelli ha annunciato l'intenzione di aprire una cassa integrazione guadagni da ottobre per far fronte sia a «difficoltà sugli ordinativi futuri» sia a «difficoltà di mercato globali». La comunicazione è avvenuta in modo insolito, ossia telefonicamente ai sindacati.
«Apprendo con stupore e sconcerto che AST, a partire dal 30 settembre e per un periodo presumibile di 13 settimane, aprirà la procedura di cassa integrazione per una media settimanale di 1200 dipendenti» ha dichiarato in una nota Fabio Paparelli, il quale ha fatto anche sapere di aver espresso all'ad Burelli il proprio «disappunto per le modalità, non proprio improntate alla correttezza dei rapporti istituzionali, con cui è stata appresa la notizia».
«È evidente - si legge nella nota della Regione - che la responsabilità sociale di impresa si esercita, soprattutto nel caso delle 'Acciaierie' che hanno segnato e speriamo continuino a segnare il destino e lo sviluppo di un'intera comunità, anche attraverso una formale correttezza dei rapporti che, obiettivamente, riteniamo in questo caso essere venuta meno. Voglio esprimere - ha concluso Paparelli - la solidarietà e vicinanza alle maestranze che, ancora una volta, sono chiamate a sacrifici».