Acquirenti e venditori sul mercato turco del rottame d’importazione sembrano aver trovato un terreno comune in questi giorni. Dalla fine della giornata di ieri, 24 giugno, sono emersi quattro nuovi accordi che riflettono una sostanziale stabilità dei prezzi. Come riportato questa settimana, i prezzi delle acciaierie turche hanno mostrato una certa propensione ad accettare lievi aumenti di prezzo.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un produttore con sede nella regione di Iskenderun avrebbe concluso un accordo con gli Stati Uniti per rottame HMS I/II 80:20 a 345 $/t CFR. Un altro produttore della regione di Iskenderun ha invece prenotato rottame origine USA sempre a 345 $/t CFR per l’HMS I/II 80:20 e a 365 $/t CFR per il frantumato e il bonus grade. I prezzi del rottame HMS I/II 80:20 di riferimento si sono attestati nuovamente ai livelli registrati in una transazione dagli Stati Uniti conclusa il 22 giugno.
Pare inoltre che uno dei due produttori di Iskenderun abbia concluso una trattativa dal Belgio per rottame HMS I/II 80:20 a 336 $/t CFR, mentre per il frantumato e il bonus grade a 356 $/t CFR. Anche in questo caso i livelli del rottame di riferimento sono gli stessi registrati il 22 giugno.
Un produttore della regione di Izmir ha invece concluso un accordo per il rottame HMS I/II 80:20 da un fornitore di San Pietroburgo a 342 $/t CFR secondo quanto riportato dalle fonti, il che segnala un aumento di 1 $/t rispetto al precedente prezzo di riferimento dal Baltico.
Se da un lato la tendenza all’acquisto osservata questa settimana da parte delle acciaierie turche segnala che non stanno tagliando i tassi di sfruttamento della capacità, dall’altro le fonti di mercato rimangono caute. «Non ci aspettiamo una ripresa significativa nella domanda o nei prezzi dalla Turchia», ha commentato un venditore. Un’altra fonte ha affermato che il mercato è bloccato all’interno di un range molto ristretto, e non c’è spazio né per una spinta al ribasso né al rialzo. «Temo che sarà un’altra estate fiacca», ha riferito un terzo operatore. «Vediamo un numero di offerte e potenziali acquirenti abbastanza equilibrato. Questo genera stabilità sul mercato», ha dichiarato una fonte a SteelOrbis nella giornata di oggi, 25 giugno. Intanto, l’umore sul mercato europeo del rottame non è diverso: come riportato ieri da SteelOrbis, luglio è alle porte, e tradizionalmente è un mese che coincide con le vacanze estive in Germania. Di conseguenza, è probabile che diversi operatori rimarranno fuori dal mercato. «Si prospetta un mese di calma piatta», ha riferito un commerciante tedesco di rottame. «Personalmente, credo che il mercato sarà sottotono. Sulla domanda peseranno le fermate produttive, e anche la raccolta andrà a rilento», ha commentato un’altra fonte.
La tregua tra Israele e Iran per ora sembra reggere, esercitando un impatto positivo sul mercato globale dei futures. Nel frattempo, secondo quanto riportato da Bloomberg il 25 giugno, «L’Unione Europea ha promesso ritorsioni se gli Stati Uniti decidono di portare avanti il dazio del 10%.» Questo dimostra che i disordini creati dai dazi statunitensi sul commercio internazionale sono destinati a proseguire, e, mentre l’UE cercherà di trovare un accordo prima della scadenza fissata il 9 luglio, il 30 giugno un tribunale in Turchia deciderà se annullare o meno i risultati del congresso per la leadership tenuto lo scorso anno dal principale partito di opposizione.