L’ultima transazione di rottame in Turchia ha visto un rafforzamento dei prezzi, ma molti dubitano che la tendenza sia sostenibile: la maggior parte delle fonti afferma che sono necessarie altre transazioni per avere un quadro più chiaro, mentre il potenziale della domanda di acciai finiti potrebbe non essere sufficiente a sostenere il rimbalzo del rottame importato.
Il più recente scambio di rottame è stato concluso da un’acciaieria della regione di Marmara per un carico francese. Secondo le fonti, l’acquirente ha accettato di pagare 377,5 $/t CFR per 12.000 t di HMS I/II (80:20), 397,5 $/t CFR per 5.000 t di frantumato, 6.000 t di bonus e 2.000 t di rottame di qualità simile al P&S. La precedente indicazione per il rottame europeo era stata fissata a 368 $/t CFR per un carico dal Regno Unito, riferita alla fine della scorsa settimana.
Tenendo conto della vendita di rottame francese alla Turchia, la valutazione per il rottame HMS I/II (80:20) dal Baltico è aumentata indicativamente a 380-383 $/t CFR, contro i 375 $/t CFR fissati poco prima in un accordo con la Lettonia. Le indicazioni per il rottame HMS I/II (80:20) dagli USA sono aumentate da 381 $/t CFR a 383-385 $/t CFR.
Nonostante i prezzi del rottame proveniente dall’Unione Europea siano decisamente aumentati, molti operatori sono ancora dubbiosi e ritengono sia presto per parlare di un rimbalzo vero e proprio. «Visto l’attuale mercato dei prodotti finiti sarà difficile; se [questo aumento dei prezzi del rottame] riesce a riattivare la domanda degli acciai finiti e il commercio migliora, allora forse...» ha dichiarato un trader. Anche molte fonti sono caute nelle valutazioni e aspettano di vedere altri scambi per capire la tendenza. «Potrebbe scivolare di nuovo molto facilmente, e a volte [un aumento di prezzo] è solo un breve rimbalzo», ha dichiarato un trader a SteelOrbis.