Sebbene nelle ultime trattative sia entrato anche il rottame dall’UE, i prezzi per l’origine USA sono rimasti stabili a circa 422 $/t CFR Turchia. Il mercato locale del rottame negli Stati Uniti non supporta i prezzi export, ma le acciaierie turche riferiscono di aver ricevuto diverse offerte.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, il 2 febbraio un produttore con sede a Marmara avrebbe concluso il primo accordo con gli USA per rottame HMS I/II 80:20 a 422 $/t CFR, e per frantumato e bonus grade a 442 $/t CFR. Alcune fonti ritengono che il carico verrà spedito alla fine di febbraio. Sempre venerdì 2, un’altra acciaieria di Marmara avrebbe acquistato un carico dagli USA con l’HMS I/II 90:10 a 425 $/t CFR, e l’HMS I/II 80:20 a 422 $/t CFR. Si pensa che questo carico verrà invece spedito all’inizio di marzo. Di conseguenza, SteelOrbis ha deciso di modificare al ribasso di 3,5 $/t i suoi prezzi di riferimento del rottame HMS I/II 80:20.
Stando a quanto già riportato da SteelOrbis, il sentiment sul mercato locale statunitense del rottame è leggermente peggiorato [per via del calo dei prezzi degli acciai finiti negli USA], e molti sospettano che i prezzi di alcune categorie di rottame scenderanno, in alcune aree, quando la situazione si sarà stabilizzata. Inoltre, gli esportatori europei di rottame affermano di non poter accettare nulla al di sotto dei 420 $/t CFR Turchia a causa dei prezzi di raccolta e della scarsa disponibilità. Alcuni hanno persino segnalato che la domanda interna nell’UE è destinata ad aumentare, poiché alcune acciaierie stanno programmando di far ripartire i forni che erano stati spenti. «Sembra che saranno gli Stati Uniti a decidere il mercato, almeno finché riusciranno a vendere ciò che hanno alla Turchia. Se i loro carichi a basso prezzo restano, c’è poco che noi [fornitori di rottame europei] possiamo fare», ha commentato una fonte. Un fornitore europeo ha spiegato oggi che «tutti i depositi all’esportazione del continente stanno pagando 350 €/t DAP per sostenere il flusso di rottame».