Durante l’ultima settimana il mercato del rottame in Italia sembra aver allentato i ritmi e le tensioni. I prezzi locali di acquisto del materiale sono rimasti perlopiù stabili e i flussi in entrata sono stati piuttosto regolari, seppure permanga una generale scarsità di rottame.
La domanda di materiale è rimasta costante, «siamo ritornati ai ritmi precedenti al boom degli ultimi anni. I costi dell’energia sono sempre alti, ma nonostante le lamentele il lavoro procede», ha commentato una fonte. Nel complesso la situazione è migliorata rispetto alla fine del 2024, quando il mercato locale del rottame in Italia era praticamente fermo.
Il dubbio principale tra gli operatori è se le acciaierie decideranno di effettuare fermate per il periodo di Pasqua, poiché finora c’è stata solo qualche supposizione. Un solo produttore ha confermato che fermerà la produzione tra il 19 aprile e il 4 maggio, mentre un altro ha riferito che si fermerà soltanto nei giorni di festa.
Le fermate produttive, in effetti, potrebbero servire a regolarizzare il mercato prima dell’inizio dell’estate quando si presume che le acciaierie vedranno un miglioramento della domanda del finito, la quale, per ora, resta poco significativa per quanto riguarda i lunghi e leggermente migliore per i piani.
Sebbene la maggior parte degli operatori preveda che aprile sarà un mese stabile, sia in vista delle festività che per l’impossibilità di far salire ulteriormente i prezzi del rottame, qualcuno ritiene che ci sia ancora spazio per aggiustamenti al rialzo o al ribasso di 5 o 10 €/t. Un importante produttore italiano ritiene che il mercato abbia raggiunto il picco e che, se nelle prossime settimane ci saranno movimenti, si tratterà di cali.
Le importazioni di rottame dalla Germania al momento sono ferme, essendosi chiuse le trattative per il mese in corso, ma una fonte ha riportato qualche ritardo nelle consegne del materiale per via delle chiusure di alcuni depositi e dei blocchi autostradali, i quali probabilmente si ripresenteranno nel periodo festivo.
Alla luce di questo, i prezzi locali del rottame in Italia rimangono invariati su base settimanale, come riportato nella tabella seguente:
| Qualità | Prezzo medio spot (€/t) 27 marzo |
Prezzo medio spot (€/t) 20 marzo |
Prezzo medio spot (€/t) 27 febbraio |
| Torniture (E5) | 320-330 | 320-330 | 295-310 |
| Demolizioni (E3) | 335-350 | 335-350 | 315-325 |
| Frantumato (E40) | 335-355 | 335-355 | 330-350 |
| Lamierino (E8) | 345-355 | 345-355 | 330-345 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.
Sul mercato locale spagnolo pare che le acciaierie stiano migliorando le previsioni di produzione grazie a un calo dei costi dell’energia, e i prezzi del rottame hanno registrato aumenti di 5-10 €/t sulle demolizioni e il frantumato rispetto all’inizio del mese, mentre il cesoiato è sceso di 5-10€/t. Si segnalano anche i prezzi del lamierino (E8) a circa 365 €/t.
| Qualità | Prezzo medio spot (€/t) 27 marzo |
Prezzo medio spot (€/t) 06 marzo |
| Torniture (E5) | - | - |
| Cesoiato (E1) | 325-330 | 330-340 |
| Demolizioni (E3) | 355-360 | 350-355 |
| Frantumato (E40) | 355-360 | 355-360 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.