Il clima è gradualmente peggiorato negli ultimi giorni sul mercato turco dell'import di rottame. Non sono stati registrati nuovi scambi dai principali paesi fornitori e si stimano ora livelli di prezzo inferiori a quelli che avevano caratterizzato le ultime transazioni.
In particolare, per l'HMS I/II 80:20 proveniente dagli USA gli operatori si aspettano un prezzo attorno ai 275 $/t CFR, contro i 280 $/t CFR rilevati una settimana fa. Per quanto riguarda il materiale proveniente da UE e regione baltica, si stimano valori vicini ai 270-273 $/t CFR Turchia. Per quanto riguarda il rottame proveniente da regioni vicine, i compratori turchi si aspettano un prezzo di 265 $/t CFR o leggermente superiore, mentre la scorsa settimana erano stati chiusi scambi a quota 268-272 $/t CFR. Per la verità si parla già di qualche piccola vendita dalla Romania a prezzi in calo di 5-6 $/t rispetto a sette giorni fa. Per quanto riguarda invece i cargo in partenza da Rostov, l'idea di prezzo per il rottame A3 ammonta a circa 270-275 $/t CFR.
Uno dei motivi del peggioramento delle aspettative sui prezzi è il fatto che le acciaierie turche hanno ordinato sufficienti volumi per il mese di marzo. Inoltre, sono sorte alcune preoccupazioni riguardo alle vendite di tondo in Turchia a seguito degli ultimi sviluppi in Siria e del conseguente indebolimento della lira turca.
La maggior parte delle fonti ritiene che i prossimi dieci giorni circa saranno calmi sotto il profilo degli scambi di rottame. Secondo alcune stime, per il mese di marzo le acciaierie turche hanno acquistato oltre 35 carichi di rottame in partenza da porti di acque profonde. Per aprile si stima invece che saranno ordinato circa 30 carichi. «Per ora le acciaierie turche non hanno fretta di acquistare il rottame che riceveranno ad aprile - ha commentato una fonte -. Preferiscono aspettare che la situazione risulti più chiara».