Nell’ultima settimana è proseguito il trend ribassista dei prezzi locali del rottame in Italia che sono scesi di circa 5 €/t, segnando un calo complessivo di 10-15 €/t in media rispetto ai livelli di fine novembre, complici gli imminenti stop produttivi. Secondo gli operatori del mercato, infatti, la maggior parte delle acciaierie è disinteressata all’acquisto. «Il Natale è alle porte, il mercato è praticamente fermo», ha commentato una fonte, aggiungendo «i parchi rottame delle acciaierie sono mediamente pieni e i consumi sono minimi, quindi non comprano o chiedono riduzioni per scaricare la merce. Andrà avanti così fino a fine anno».
Per quanto riguarda gennaio, gli operatori del mercato sono incerti su quale sarà l’andamento dei prezzi della materia prima. Un contatto ha dichiarato di non aspettarsi ulteriori ribassi in quanto le fermate produttive si sono ridimensionate a 10-20 giorni in base al produttore rispetto al mese previsto in precedenza. Un altro fattore da tenere in considerazione, secondo una fonte, è il recente rialzo dei prezzi del rottame deep sea in Turchia, che è ora tornato a superare i 340 $/t, e potrebbe tornare a sostenere i prezzi del rottame facendo propendere per un mercato stabile a gennaio. Secondo il funzionario di un’acciaieria, invece, sono possibili ulteriori ribassi con il nuovo anno: «non ci sono novità positive sul lato del finito. A gennaio le acciaierie avranno i parchi pieni, e i rottamai anche. Dipende tutto da come andranno gli ordini di vendita ma non siamo ottimisti», ha dichiarato.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
275-295 |
275-300 |
Demolizioni (E3) |
290-310 |
290-315 |
Frantumato (E40) |
320-340 |
320-345 |
Lamierino (E8) |
315-330 |
315-330 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa