Italia: situazione invariata sul mercato locale del rottame, equilibrio molto delicato

Questa settimana il mercato locale del rottame italiano è rimasto sostanzialmente invariato, con alcune acciaierie che partivano da prezzi più alti che hanno adeguato i propri listini mentre le altre hanno confermato i prezzi. Secondo le fonti, le quotazioni della materia prima potrebbero aver toccato il fondo e dovrebbero rimanere a questi livelli considerando che anche i mercati internazionali sembrano piuttosto stabili.

Tuttavia, l’equilibrio tra domanda e offerta, entrambe a livelli minimi, è estremamente delicato secondo le fonti. «I prezzi dovrebbero rimanere stabili a meno che non si verifichino ulteriori tagli di produzione. In questo caso potrebbero abbassarsi. Certo, qualora la richiesta migliorasse anche di poco le quotazioni salirebbero immediatamente perché manca materia prima», ha commentato un commerciante. Il funzionario di un’acciaieria pensa che ci sia ancora spazio per una correzione al ribasso dei prezzi del rottame: «non abbiamo ordini e non sono da escludere ulteriori interruzioni della produzione per far fronte alla situazione e recuperare competitività ». Del resto, l’attività sul mercato del finito è estremamente lenta, con alcuni produttori che non hanno ancora ripreso l’attività dopo le vacanze, mentre altri hanno ritardato la ripartenza per problemi tecnici.

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa

Questa settimana il mercato locale spagnolo del rottame ha perso altri 15-20 €/t a causa della scarsa domanda di rottame da parte dei produttori. Gli operatori del mercato pensano che i prezzi abbiano raggiunto il minimo e alcuni prevedono una ripresa di 5 €/t per la prossima settima. Tuttavia secondo una fonte «è difficile dire se si tratti di un vero minimo, c’è forte incertezza».

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa