Nonostante gli operatori del mercato si aspettassero che il mercato locale del rottame continuasse a rimanere stabile, questa settimane alcune acciaierie hanno concluso acquisti a prezzi più alti creando tensione sul mercato. Alcuni commercianti interpretano questo come un segnale di aumento dei prezzi su novembre, mentre altri produttori si confermano restii a qualsiasi tipo di correzione al rialzo.
Nell’ultima settimana alcune acciaierie hanno aumentato i prezzi di acquisto del rottame di 10-15 €/t. Secondo alcuni operatori del mercato, si tratta di casi isolati legati a necessità contingenti delle acciaierie in questione: «nessuno si aspettava questi prezzi, ma non ci dovrebbe essere un aumento generale delle quotazioni del rottame», ha commentato una fonte commerciale. Altri commercianti pensano invece che di tratti di un chiaro segnale di aumento che si andrà probabilmente a concretizzare nei contratti di novembre e secondo una fonte «i commercianti potrebbero fermare le vendite finché le quotazioni non salgono».
I produttori si dicono perplessi di questi movimenti al rialzo perché secondo loro non ci sono le condizioni di mercato per un aumento. Le acciaierie stanno infatti programmando le fermate in occasione del ponte del 1° novembre e diverse sospenderanno la produzione per almeno una settimana per far fronte alle difficoltà del mercato dell’acciaio finito. «Aspetteremo la prima settimana di novembre e cercheremo di resistere alle richieste di aumento da parte dei rottamai», ha dichiarato il funzionario di un’acciaieria.
Poiché la maggior parte degli operatori di mercato ritiene che i prezzi più alti non riflettano le reali condizioni di mercato, SteelOrbis ha deciso di mantenere i prezzi stabili per il momento fino a quando i livelli più alti non saranno confermati da altri accordi.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
275-300 |
Demolizioni (E3) |
290-320 |
Frantumato (E40) |
325-345 |
Lamierino (E8) |
320-340 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa