Nell’ultima settimana i prezzi locali del rottame in Italia sono rimasti praticamente invariati, fatta eccezione per qualche ribasso su demolizioni e torniture. Nonostante le incertezze, gli operatori del mercato si aspettano un andamento dei prezzi stabile per febbraio.
Questa settimana il mercato locale italiano del rottame è rimasto sostanzialmente invariato, tuttavia alcune qualità, in particolare torniture e demolizioni, hanno subito un piccolo ritocco al ribasso di circa 5 €/t. Secondo una fonte si tratterebbe di una mossa delle acciaierie «per raffreddare il mercato ed evitare ulteriori aumenti [del rottame]», per altri il calo dipende dal fatto che il mercato del finito non si è ancora ripreso. Sembra infatti che alcune acciaierie abbiano sospeso le consegne per via dei parchi pieni e, di conseguenza, abbiano rallentato gli acquisti. Altri operatori del mercato riferiscono invece di un’attività commerciale vivace.
Nonostante questi cali, gli operatori del mercato sono ottimisti per quanto riguarda febbraio. Una fonte ha dichiarato, «abbiamo chiuso i nuovi contratti mensili praticamente invariati [rispetto a gennaio]» e ha aggiunto che un’inversione di tendenza è improbabile visti gli aumenti dei prezzi dei coils a caldo a livello europeo e del tondo a livello mondiale. Secondo un altro commerciante, ci si aspetta che le acciaierie ritornino più attivamente all’acquisto non per la migliore domanda di finito ma per la scarsità di rottame sul mercato, e quindi «i prezzi dovrebbero quantomeno rimanere stabili».
Tuttavia, bisognerà vedere come andranno le vendite del finito nelle prossime settimane per avere un’idea più chiara sull’andamento del mercato del rottame.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
330-340 |
335-345 |
Demolizioni (E3) |
360-375 |
365-380 |
Frantumato (E40) |
380-410 |
380-410 |
Lamierino (E8) |
385-405 |
390-405 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa