Durante questa settimana sono in corso le trattative per la chiusura dei contratti mensili sul mercato del rottame in Italia. Secondo quanto riportato dalle fonti, è stata confermata una tendenza al rialzo superiore al previsto, a una media pari a circa 10 €/t per tutte le qualità, anche se le richieste dei fornitori sono arrivate fino a circa 20 €/t in più.
Secondo questi ultimi, le richieste di aumento sono motivate dall’immobilità della situazione riguardo alla disponibilità di materiale e dalle tendenze al rialzo generalizzate a livello internazionale. Il rottame, infatti, sembra essere ancora molto scarso, in particolare per alcune categorie come le cadute nuove.
Dall’altro lato, tuttavia, i produttori siderurgici sono restii concedere aumenti così elevati, perché la domanda di acciai finiti è ancora scarsa e i prezzi non riescono ad aumentare più di tanto. «La situazione è difficile in generale a livello europeo. I costi di produzione, in termini di energia e rottame, sono stati alti e continuano a essere alti e il mercato dei finiti non riesce ad assorbirli. Le marginalità sono basse», ha dichiarato il funzionario di un’acciaieria locale.
Un’altra tra le maggiori acciaierie italiane ha confermato che, malgrado i volumi di vendita in questo primo trimestre siano accettabili, si sta lavorando con margini molto bassi, ma ci si augura che nel secondo trimestre si riesca ad aumentare almeno in parte i prezzi dei prodotti finiti.
Tutto ciò premesso, questa settimana si è discusso molto sul mercato italiano del rottame, ma ancora pare non ci siano stati movimenti particolarmente importanti o trattative definitive. A livello locale la qualità più richiesta è quella dei palabili, ma pare che i rincari riguarderanno tutte le categorie. Secondo i commercianti, alla fine delle trattative mensili gli aumenti si attesteranno nell’ordine di 10-15 €/t, mentre secondo le acciaierie tra i 5 e i 10 €/t.
Per il momento, le idee di prezzo durante le trattative sul mercato locale si attestano ai livelli seguenti:
| Qualità | Prezzo medio (€/t) 13 marzo |
Prezzo medio (€/t) 06 marzo |
Prezzo medio (€/t) 13 febbraio |
| Torniture (E5) | 315-325 | 295-310 | 295-305 |
| Demolizioni (E3) | 335-345 | 315-325 | 310-320 |
| Frantumato (E40) | 330-350 | 330-350 | 330-350 |
| Lamierino (E8) | 345-355 | 330-345 | 330-345 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.
Per quanto riguarda il mercato locale del rottame in Spagna, la tendenza è stata molto simile. Anche qui si attendono aumenti di circa 10 €/t su tutte le qualità, mentre sul mercato delle importazioni gli aumenti sono già stati confermati: l’E1 si è attestato a circa 340 €/t, l’E3 a circa 360 €/t e l’E40 a circa 370 €/t. Tutti i prezzi sono da intendersi DAP, porti della Spagna del Nord.