Italia, rottame: mercato in calo, ma in misura inferiore al previsto

venerdì, 09 maggio 2025 09:24:03 (GMT+3)   |   Brescia

Questa settimana il mercato italiano del rottame si sta muovendo al ribasso rispetto agli ultimi livelli registrati da SteelOrbis, sulla scia dei ribassi nei prezzi di acquisto del rottame degli altri paesi europei nella nuova tornata di acquisti di maggio. Tuttavia, l’entità di tale tendenza è inferiore a quanto inizialmente atteso, grazie a una parziale ripresa dei prezzi import del rottame in Turchia che si sta verificando in questi giorni e grazie anche alla ripresa della produzione siderurgica – e quindi all’aumento della domanda di rottame – dopo le festività di aprile.

«I cali di questa settimana sono finti», ha commentato Romano Pezzotti, presidente di Fersovere, durante un intervento a Made In Steel 2025 dal titolo “Rottame, disponibilità e prezzi: le sfide del futuro”. Pezzotti ritiene infatti che queste diminuzioni non sono destinate a durare, in quanto a breve le acciaierie avranno di nuovo bisogno di acquistare rottame e la disponibilità di questo materiale è e rimane scarsa, dunque i prezzi non potranno scendere a lungo.

Secondo un altro importante operatore, «il peggio è passato, e non mi aspetto alcun calo ulteriore sul mercato italiano del rottame».

A fronte della diminuzione di 30-50 €/t che molti paventavano si sarebbe verificata dopo la ripresa del mercato alla fine delle festività di aprile e inizio maggio, sembra che l’entità di tali ribassi sia stimata intorno ai 20-30 €/t. Tuttavia, i funzionari delle acciaierie italiane non sembrano essere dello stesso avviso. Secondo alcuni ci sarebbe infatti ulteriore spazio per una discesa, ma a questo i commercianti rispondono con una resistenza alla vendita: «Non ho intenzione di vendere in perdita», ha dichiarato il rappresentante di un importante rivenditore italiano di rottame. «I prezzi a cui acquistiamo non ci consentono di rivendere alle acciaierie al livello che loro si auspicano. A questo punto preferisco tenermi il materiale e aspettare».

L’atteggiamento di molte acciaierie italiane, comunque, resta cauto. Gli acquisti procedono, segnale che la domanda è presente, ma solo in piccoli quantitativi. Secondo quanto affermano, comunque, i livelli restano ancora alti, e al costo del rottame si aggiunge quello dell’energia, che «è più alto del 40% rispetto alla media UE e del 70% rispetto alla Francia, il paese europeo con il minore costo dell’energia», ha dichiarato il rappresentante di un’acciaieria italiana.

Alla luce di quanto affermato, quindi, i nuovi livelli di prezzo del rottame in Italia si delineano come segue:

Qualità   Prezzo medio spot (€/t)
08 maggio
Prezzo medio spot (€/t)
23 aprile
Prezzo medio spot (€/t) 11 aprile

 
Torniture (E5)   300-310 310-320 320-330
Demolizioni (E3)   315-330 325-340 335-350
Frantumato (E40)   315-335 325-345 335-355
Lamierino (E8)    335-345 345-355 345-355

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.


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