Questa settimana il mercato locale italiano del rottame ha visto un consolidamento degli aumenti iniziati la scorsa settimana. Tuttavia è difficile prevedere se ciò si tradurrà in un effettivo trend rialzista dei prezzi dl rottame, in quanto manca il sostegno da parte della domanda di prodotti finiti.
Il mercato locale del rottame ha visto aumenti di 5-20 €/t per i contratti chiusi nell’ultima settimana, soprattutto nella fascia bassa dell’intervallo e per il frantumato che «è il più richiesto perché ce n’è poco», secondo quanto riferito da un commerciante. Per quanto riguarda le altre qualità, il rapporto tra domanda e offerta è stabile al momento e le fonti indicano una «forte volontà di comprare da parte dei produttori perché [probabilmente] hanno paura che il mercato aumenti ».
Per quanto riguarda l’andamento del mercato nel breve e medio termine, tra gli operatori regna l’incertezza per via delle molte variabili in gioco, tra i conflitti in corso e la recessione in Germania che influisce direttamente sui prezzi del tondo. Molti commercianti si aspettavano una situazione più chiara alla ripartenza e invece il quadro generale della domanda di rottame solleva ancora molti dubbi. Secondo una fonte, «alcune acciaierie sono poco attive sul mercato e non si sa se è perché non hanno ordini o se stanno aspettando di capire come andrà [il mercato del rottame]». Un altro commerciante concorda : «è difficile interpretare questo mercato, i prezzi sono in aumento ma c’è meno euforia rispetto a dicembre». Una parte degli operatori, tuttavia, prevede che i prezzi rimarranno stabili dato che alcune grandi acciaierie non sono intenzionate ad aumentare i prezzi di acquisto del rottame e altre vorrebbero abbassare i prezzi dato che la domanda di finito non sembra migliorare.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
335-345 |
320-335 |
Demolizioni (E3) |
365-380 |
350-375 |
Frantumato (E40) |
380-410 |
370-390 |
Lamierino (E8) |
390-405 |
385-395 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa