Al rientro dalle vacanze, il mercato locale del rottame italiano è rimasto pressoché invariato in termini di prezzi rispetto a dicembre e gli operatori del mercato sono in attesa di vedere quali saranno gli sviluppi nel segmento del finito.
La prima settimana di gennaio ha visto una conferma dei prezzi di dicembre per il rottame in Italia, con solo qualche aumento segnalato nell’ordine di 5-10 €/t. Secondo una fonte, «è una settimana di attesa, bisogna vedere cosa succede sul mercato [del finito]». Attualmente la disponibilità di rottame è migliorata rispetto a dicembre poiché i magazzini hanno lavorato durante le vacanze e hanno fatto stock. Tuttavia, una volta esaurite queste scorte, «l’offerta tornerà ad essere risicata» secondo gli operatori del mercato.
Le fonti prevedono quindi un mercato in aumento nel breve e medio periodo, per via dell’inevitabile divario tra domanda e offerta. Un commerciante ha commentato: «Il mercato non scenderà. Se la domanda aumenta creerà tensione nel mercato del rottame». Un altro fattore determinante sono le difficoltà logistiche che caratterizzano i mesi invernali, con i trasporti che rischiano di aumentare bruscamente per via dell’innalzamento dei livelli delle acque in Germania.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
320-335 |
315-330 |
Demolizioni (E3) |
350-375 |
340-370 |
Frantumato (E40) |
370-390 |
365-385 |
Lamierino (E8) |
385-395 |
370-390 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa