Nell’ultima settimana, i prezzi locali del rottame sono rimasti invariati in Italia e l’attività commerciale è stata piuttosto lenta. Secondo una fonte commerciale, la disponibilità di rottame continua ad essere molto bassa, ma anche la richiesta è a livelli minimi e sembra che la maggior parte delle acciaierie si sia ritirata dal mercato mentre chi era alla ricerca di materiale abbia preferito desistere per non concedere ulteriori aumenti. «Alcuni produttori hanno bisogno di rottame ma vogliono tenere i prezzi fermi quindi le trattative si sono interrotte», ha riferito un commerciante.
I produttori siderurgici, infatti, ritengono che i prezzi della materia prima non possano salire vista la continua debolezza delle vendite di prodotti finiti. Come anticipato la scorsa settimana, le acciaierie italiane fermeranno la produzione la prima settimana di dicembre per via del previsto aumento dei costi energetici e alcune prevedono inoltre uno stop di almeno tre settimane tra dicembre e gennaio. Inoltre, sul mercato corre voce che diversi produttori vogliano abbassare i prezzi di acquisto del rottame a partire dalla prossima settimana.
Il mercato locale del rottame non dovrebbe quindi aumentare nelle prossime settimane, vista anche la diffusa tendenza al ribasso sui mercati internazionali. Le previsioni sono tuttavia incerte, «dipende tutto da come andranno le produzioni a dicembre e dall’effettiva entità degli stop produttivi» ha commentato un operatore del mercato.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
290-305 |
290-305 |
Demolizioni (E3) |
295-320 |
295-320 |
Frantumato (E40) |
325-350 |
325-350 |
Lamierino (E8) |
325-340 |
325-340 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa