Italia, continua il trend ribassista del mercato locale del rottame

I prezzi locali del rottame in Italia sono scesi ulteriormente questa settima, perdendo in media 5 €/t nella fascia alta dell’intervallo. Infatti, negli ultimi sette giorni altre acciaierie italiane hanno ridotto i propri prezzi di acquisto del rottame dai 5 ai 15 €/t a fronte della scarsità di ordini di acciaio finito e degli stop produttivi già in essere da questa settimana. «C’è stata una riduzione generalizzata dei prezzi di acquisto a fronte del poco lavoro. Questa settimana [i produttori] sono quasi tutti fermi, riprendo il 9 poi fermare ancora al 20», ha commentato una fonte, aggiungendo «l’intenzione sembra essere quella di togliere 10 €/t anche sul mercato import». Secondo gli operatori del mercato il trend sarà questo fino a Natale, «ma a gennaio non sembra che la sensazione possa essere molto diversa vista la situazione del mercato del finito».

Il funzionario di un’acciaieria ha confermato che il loro obiettivo è quello di ridurre ulteriormente i prezzi della materia prima sia sul mercato locale che su quello import. Inoltre, prevede che i fornitori potranno avere difficoltà a consegnare la merce poiché, mentre alcuni stabilimenti continueranno a ricevere merce fino a Natale, altri potrebbero fermare gli scarichi di rottame per via delle chiusure. «A gennaio ci ritroveremo con i parchi alti e produzioni ancora da stabilire, sono quindi molto probabili ulteriori ribassi con l’anno nuovo», ha aggiunto.

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa

Dopo i ribassi della scorsa settimana, non sono state riportate ulteriori variazioni di prezzo sul mercato locale del rottame in Spagna. La domanda da parte delle acciaierie continua ad essere scarsa, così come i consumi di materia prima e, secondo le fonti, gli acquirenti sono stati «molto tranquilli» nell’ultima settimana, visto l’avvicinarsi delle fermate produttive per il periodo natalizio.

Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa