Questa settimana il trend rialzista nel mercato locale del rottame italiano ha accelerato notevolmente poiché c’è penuria di materiale e le acciaierie continuano a fare ordini per mandare avanti la produzione.
Se fino alla scorsa settimana si prevedevano fermate prolungate da parte delle acciaierie, questa settimana lo scenario è cambiato e, secondo le fonti, la produzione continuerà fino alla chiusura natalizia: «dicembre sembrava un mese più corto del solito, ma [le acciaierie] hanno cambiato i programmi». Questa situazione, unita alla scarsa disponibilità di rottame, ha portato i prezzi locali a livelli elevati, con un aumento medio di 15-20 €/t per i contratti. Una fonte ha commentato, «si viene da mesi di fiacca produttiva e il rottame scarseggia; le acciaierie sono a corto di parco e stanno prolungando la produzione e questo ha fatto impennare i prezzi».
Gli operatori del mercato sono incerti sui prossimi sviluppi. Le dinamiche in gioco sono di difficile lettura in quanto «non si capisce se è mercato reale o più dettato da situazioni contingenti», come dichiarato da una fonte. Alcuni operatori prevedono ulteriori aumenti da qui alla fine dell’anno per il protrarsi di questa situazione ambivalente; altri, pensano che questi livelli non siano sostenibili e che il mercato crollerà. La maggior parte delle fonti auspica una stabilizzazione dei prezzi.
Qualità |
Prezzo medio spot (€/t) |
Prezzo medio spot (€/t) |
Torniture (E5) |
300-320 |
280-300 |
Demolizioni (E3) |
320-355 |
300-335 |
Frantumato (E40) |
350-375 |
330-360 |
Lamierino (E8) |
350-380 |
335-360 |
Prezzi reso acciaieria, IVA esclusa.