Germania, rottame: mercato in calo a novembre, aspettative di stabilità per dicembre

venerdì, 22 novembre 2024 17:49:10 (GMT+3)   |   Brescia

Nella prima settimana di novembre il mercato locale del rottame in Germania stava attraversando un periodo difficile. I prezzi nazionali erano in calo e si pensava che la tendenza al ribasso potesse continuare anche a dicembre. Nella settimana in corso, tuttavia, le fonti di mercato sono state concordi nel dire che il prossimo mese i prezzi del rottame seguiranno un andamento laterale, poiché la maggior parte delle acciaierie ha completato gli ordini e si sta preparando per le vacanze di Natale.

Nella seconda settimana del mese la situazione ha iniziato a stabilizzarsi: la maggior parte degli stabilimenti italiani avevano concluso gli acquisti di rottame dalla Germania a un prezzo medio di 305-310 €/t reso acciaieria per i rottami E5. Sul mercato locale tedesco i prezzi del rottame sono diminuiti in generale di 3-7 €/t a seconda del grado, ma la domanda nei mercati di esportazione è rimasta attiva, soprattutto dall’Italia.

Le vendite sul mercato locale tedesco non sono state ottime nella seconda settimana del mese, quindi i commercianti di rottame hanno preferito vendere per l’esportazione, con prezzi di acquisto da parte dei depositi per l’esportazione a 280-290 €/t DAP. Nella settimana in corso, tuttavia, questi ultimi sono diminuiti verso l’estremità inferiore del range, con i costi di trasporto verso la Turchia a 21-22 $/t, secondo quanto riferito dalle fonti.

Dall’altro lato, però, alcuni tra i principali produttori di acciaio tedeschi stanno ancora faticando con gli ordini: i libri fino a metà gennaio sono semivuoti, fatta eccezione per qualche vendita al di sotto delle 10.000 t. Per tutto il mese di novembre i magazzini delle acciaierie tedesche sono rimasti pieni. Il flusso di rottame a livello locale è ancora estremamente lento, in parte a causa dell’arrivo dell’inverno e in parte per via della scarsa domanda di acciai finiti, in particolare dall’industria automobilistica e delle costruzioni. Secondo alcune voci, Volkswagen chiuderà la linea di produzione n. 3 e negozierà con i sindacati dei lavoratori, mentre lo stabilimento Ford di Colonia prevede di licenziare 2.900 persone.

A queste prospettive si aggiunge il peggioramento della situazione politica in Germania dopo l’allontanamento del ministro delle finanze Christian Lindner da parte del cancelliere Olaf Scholz. Secondo fonti di mercato la Germania dovrebbe indire elezioni anticipate a febbraio del 2025, il che causa incertezza non solo sulle prospettive future per i mercati dell’acciaio e dei rottami, ma anche per quanto riguarda l’evoluzione della crisi economica.

Questa settimana, infine, la situazione sul mercato locale del rottame in Germania è rimasta abbastanza stabile. Quasi tutti hanno scorte sufficienti e hanno «guadagnato abbastanza per quest’anno», ha affermato un commerciante di rottami locale. Per questo motivo e per gli aumenti dei costi dell’energia elettrica previsti nella prima settimana di dicembre, molte acciaierie pensano di chiudere in anticipo per le vacanze di Natale e approfittare del tempo per effettuare lavori di manutenzione. Altri, al contrario, ritengono che i guadagni siano stati invece al di sotto delle aspettative quest’anno, e stanno proseguendo le attività.

La domanda sul mercato tedesco dell’acciaio finito è rimasta invariata rispetto all’inizio di novembre, senza variazioni in merito alla crisi del settore automotive e delle costruzioni. In questo scenario cala anche la domanda di rottame, con una conseguente riduzione dei prezzi di vendita. Per questo motivo, tra gli altri, la maggior parte dei commercianti preferisce evitare di vendere e mantiene alti i livelli di magazzino. «È arrivato il momento di fermarsi, prendersi una pausa e prepararsi per il Natale», ha dichiarato una fonte. «Vedremo cosa succede dopo le elezioni del prossimo anno».

«Le aspettative sono piatte [per il mercato degli acciai finiti]. Le acciaierie tedesche non vogliono vendere a prezzi bassi, preferiscono chiudere per la manutenzione e le vacanze», ha commentato un’altra fonte.

Secondo gli ultimi dati forniti dalla BDSV, nei primi 20 giorni di novembre i prezzi del rottame sono scesi di 1,6-7,5 €/t su base mensile. La variazione annua, invece, ha mostrato un calo che va da 8,7 a 22,9 €/t, eccetto per il rottami E5 che sono invece aumentati di 4,9 €/t rispetto all’anno precedente.

Di seguito i prezzi medi delle transazioni nazionali in Germania nei primi 20 giorni del mese di settembre, forniti dalla Bundesvereinigung Deutscher Stahlrecycling-und Entsorgungsunternehmen e.V.

Categoria

Prezzo: Novembre 2024 (€/t)

Prezzo: Ottobre 2024 (€/t)

Prezzo: Novembre 2023 (€/t)

Var. mensile (€/t)

Var. annuale (€/t)

E1

262,9

267,9

285,8

-5,0

-22,9

E2/E8

308,7

310,3

317,4

-1,6

-8,7

E3

303,7

311,2

312,9

-7,5

-9,2

E40

308,4

310,7

328,7

-2,3

-20,3

E5M

251,3

256,0

246,4

-4,7

+4,9

Specifiche:

E1: spessore ≥ 4 mm, dimensioni massime 1,50X0,50x0,50 m (cesoiato)
E2/E8: dimensioni massime 1,50X0,50x0,50 m (lamierino)
E3: spessore ≥ 6 mm, dimensioni massime 1,50X0,50x0,50 m (demolizioni)
E40: escluso rottame incenerito o da raccolta, densità ≥ 1,1 t/m3, Fe≥92% (proler)
E5M: escluse torniture di ghisa e di acciaio automatico (torniture)


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