Come anticipato nel report della scorsa settimana, i prezzi di acquisto del rottame sul mercato locale tedesco hanno registrato un aumento medio di 15 €/t, ma i quantitativi acquistati dalle acciaierie sono diminuiti in volume. Inoltre, a causa della forza dell’euro sul dollaro, le esportazioni sono state più deboli del previsto.
I flussi di rottame in entrata hanno registrato un leggero miglioramento dovuto a una modesta ripresa del settore delle demolizioni, il che potrebbe contribuire ad aumentare la disponibilità di rottami vecchi. Tuttavia, come ha commentato una fonte, «il rottame [continua a essere] sufficiente a coprire la domanda attuale ma non a consentire ulteriori aumenti dei prezzi di acquisto».
I prezzi e il fabbisogno di materiale sono stati molto variabili a seconda della regione e dell’acciaieria, ma possiamo affermare che nella parte settentrionale della Germania è stato registrato un aumento medio di 15 €/t, con volumi di acquisto – in alcuni casi – dimezzati. Nella parte orientale del paese gli aumenti sono stati più marcati, soprattutto per il cesoiato (E1) e le torniture (E5), in crescita di 18-20 €/t. Nella Germania occidentale si è parlato di un aumento di 30 €/t, ma sembra che l’acciaieria in questione fosse entrata sul mercato troppo presto il mese scorso, per cui si sta assestando al livello corrente. Il volume acquistato, tuttavia, sembra essere irrisorio. Nel sud-ovest i prezzi di acquisto sono aumentati di 15 €/t, con picchi fino a 20 €/t. Infine, nel sud della Germania, i prezzi sono aumentati di 15 €/t.
In generale gli incrementi sono in linea con la tendenza al rialzo osservata in tutti i paesi europei, ma le fonti sperano che il picco sia stato raggiunto e che aprile sarà un mese stabile.
Per quanto riguarda le esportazioni, il 18 marzo i prezzi di vendita ai depositi per l’esportazione sono stati segnalati a 310 €/t DAP per il rottame HMS I/II 80:20, in aumento di 5-7 €/t su base settimanale. Le offerte di acquisto per le qualità bonus si sono attestate a 332 €/t DAP. Ciò significa che in Unione Europea il divario di prezzo tra le qualità superiori e quelle inferiori si sta ampliando, a causa della concorrenza con un minor flusso di rottame bonus proveniente dagli Stati Uniti.