Prosegue il trend ribassista del mercato statunitense dei coils. Fonti locali hanno affermato recentemente che i prezzi di listino sono molto lontani dai prezzi di transazione effettivi.
La scorsa settimana le quotazioni dei coils laminati a caldo (HRC) sono ammontate ufficialmente a 70-71 $/cwt (1.543-1.565 $/t) FOB acciaieria, tuttavia numerose transazioni sono state chiuse a 67-69 $/cwt. (1.477-1.521 $/t) FOB acciaieria.
Quanto ai coils laminati a freddo (CRC), le offerte si attestano a 90-91 $/cwt. (1.984-2.006 $/t) FOB acciaieria, mentre sono stati registrati scambi a prezzi di 85-86 $/cwt. (1.875-1.896 $/t) FOB acciaieria.
«Dopo l'invasione russa dell'Ucraina, si è scatenato il panico a livello internazionale riguardo alla disponibilità delle materie prime e c'è stata una forte incertezza riguardo all'impatto sulla catena di fornitura globale. Per questo motivo, si è verificato un rapido e forte aumento dei prezzi che ha spinto gli HRC oltre i 73 $/cwt. (1.609 $/t) FOB acciaieria. Ma erano tutte cavolate» ha affermato una fonte. «Ora che i mercati si sono calmati – ha continuato – gli HRC stanno tornando a quota 50 $/cwt. (1.102 $/t) FOB acciaieria, ovvero dove dovrebbero essere».
Nel frattempo, gli HRC provenienti dalla Corea del Sud vengono offerti a circa 55 $/cwt. (1.213 $/t) DDP porti del golfo Usa, mentre i CRC provenienti da diversi paesi hanno prezzi attorno ai 75 $/wt. (1.653 $/t) DDP porti del golfo Usa.
«Il mercato ha reagito in modo esagerato e non c'è mai stata carenza di acciaio – è stato il commento di un'altra fonte –. Ora che tutti hanno capito che si trattava di una reazione eccessiva, il mercato si sta ricalibrando verso il punto in cui dovrebbe essere».