Sebbene i produttori europei abbiano cercato di mantenere le loro quotazioni stabili a prezzi elevati, il livello negoziabile ha registrato una tendenza al ribasso, poiché gli scambi sono rimasti scarsi a causa della debolezza della domanda, mentre i distributori hanno continuato a ridurre le scorte prevedendo un ulteriore calo dei prezzi. Intanto alcuni fornitori stranieri, soprattutto asiatici, hanno diminuito le offerte di HRC per i clienti europei, anche se gli scambi sono rimasti in sospeso perché gli acquirenti attendono maggiore chiarezza sui volumi di importazione previsti in arrivo a ottobre.
Di conseguenza, il range generale del mercato UE degli HRC si attesta attualmente a 620-650 €/t franco fabbrica, contro i 630-660 €/t franco fabbrica della scorsa settimana. In particolare, il livello negoziabile stimato in Europa meridionale si è spostato a 620-630 €/t franco fabbrica, in calo di 10-20 €/t su base settimanale, mentre la maggior parte delle acciaierie italiane ha evitato offerte importanti a causa delle deboli condizioni del mercato. Nel nord Europa le offerte ufficiali delle acciaierie si attestano ancora sui 660 €/t e addirittura 680 €/t franco fabbrica, livelli considerati «troppo alti per essere praticabili», mentre quelli effettivi sono scesi a 630-650 €/t franco fabbrica per le consegne di ottobre e novembre.
Questa settimana il commercio per l’importazione è stato vicino allo zero, malgrado l’indebolimento delle quotazioni di HRC. Nello specifico, i prezzi import degli HRC sono scesi a 610-635 €/t CFR, rispetto ai 620-650 €/t CFR della scorsa settimana. Le offerte per gli HRC origine Taiwan sono state segnalate a 610 €/t CFR, in calo di 20 €/t su base settimanale, mentre i fornitori dall’India, Corea del Sud e Giappone hanno ridotto le offerte a circa 620 €/t CFR Spagna, in calo di 10-20 €/t rispetto alla settimana precedente.
Le offerte per gli HRC egiziani sono state segnalate a 630-635 €/t CFR, anche se alcune fonti hanno riferito livelli anche più alti – 670 €/t CFR Spagna – considerati fuori range. Dalla Turchia sono state segnalate offerte a 670-690 €/t CFR dazio incluso a seconda del fornitore, ma gli operatori locali ritengono impossibili accordi a questo livello, viste le offerte dei clienti europei a 600-605 €/t CFR. «Le offerte degli acquirenti si aggirano intorno ai 600 €/t CFR, ma anche così l’interesse è molto basso», ha dichiarato un trader spagnolo a SteelOrbis.
Un operatore locale ha invece affermato: «Tutti si aspettano una ripresa degli acquisti import, ma non prima di ottobre, quando inizierà lo sdoganamento per l’importazione di HRC per il nuovo periodo contingente. Nemmeno gli acquirenti europei sono interessati a nuove prenotazioni, dato che alcuni fornitori stanno già offrendo HRC per la consegna di gennaio».