L’attività commerciale sul mercato europeo dei coils laminati a caldo (HRC) ha registrato un leggero rallentamento nell’ultima settimana, poiché acquirenti e venditori attendevano ulteriore chiarezza sulla revisione dei dazi di salvaguardia sull’acciaio dell’Unione Europea che dovrebbe concludersi entro il 31 marzo. Nel frattempo, come previsto, il produttore locale ArcelorMittal ha deciso di aumentare i prezzi di vendita di circa 20 €/t dall’inizio di febbraio, e altri stabilimenti probabilmente seguiranno l’esempio. Tuttavia, secondo le fonti, l’attuale aumento dei prezzi non è dovuto a maggiori consumi o a un miglioramento delle prospettive economiche, ma alla limitata disponibilità delle importazioni e alle difficoltà per le acciaierie locali.
Più precisamente, ArcelorMittal ha annunciato il suo nuovo obiettivo per gli HRC sul mercato dell’Unione Europea a 680 €/t franco produttore per le consegne di maggio e giugno, in aumento di 20 €/t rispetto ai precedenti livelli ufficiali annunciati all’inizio di febbraio. Le offerte ufficiali di altre acciaierie europee sono stimate in circa 640-650 €/t franco produttore nell’Europa settentrionale per i materiali con consegna a giugno, al pari della scorsa settimana. Tuttavia, la maggior parte delle stime degli acquirenti per i prezzi praticabili sono state segnalate a 630 €/t franco produttore contro i 600-630 €/t franco produttore della scorsa settimana. Le fonti riportano diverse transazioni sottoscritte a 630 €/t franco produttore.
Le offerte dei produttori italiani principalmente per i coils da consegnare a maggio sono state segnalate a circa 630-650 €/t franco produttore, contro i 610-630 €/t franco produttore la scorsa settimana. Tuttavia, i prezzi praticabili sono stati segnalati a 610-630 €/t franco produttore, in aumento di 10-15 €/t su base settimanale.
«L’incertezza sulle misure di salvaguardia e sulle importazioni continua a sostenere la tendenza al rialzo», ha riferito a SteelOrbis un operatore locale.
Nel segmento delle importazioni, la maggiori parte delle offerte per gli HRC origine Asia sono state segnalate a 550-560 €/t CFR Europa meridionale, perlopiù al pari della settimana scorsa. Secondo le fonti, sebbene la maggior parte dei clienti preferisca evitare di importare a causa delle incertezze sui dazi di salvaguardia, sono stati segnalati diversi accordi per HRC dall’Indonesia a 550 €/t CFR.
Intanto, mentre la maggior parte delle offerte dalla Turchia sono state stimate a 590-600 €/t dazio pagato, gli operatori locali hanno segnalato diverse transazioni a 610 €/t CFR dazio incluso provenienti dai trader. Secondo una fonte, «anche gli ordini di prova dall’Algeria sono stati prenotati diverse volte a livelli simili, a 590-600 €/t CFR questa settimana».
Inoltre, le offerte per gli HRC dall’Egitto sono state segnalate questa settimana a 600 €/t CFR Spagna, il che si traduce in circa 555 €/t CFR, anche se finora non sono state riferite informazioni sulle offerte.