Gli acquirenti europei di coils laminati a caldo (HRC), sia nel nord che nel sud, hanno continuato a non rifornirsi a causa della debolezza della domanda degli utilizzatori finali in quasi tutti i settori e, sebbene sia stata riscontrata una certa positività nel settore automobilistico, i dati settoriali finora sono rimasti al di sotto dei livelli pre-pandemici. Nel frattempo, le offerte per l’importazione di HRC sono rimaste per lo più invariate nel corso dell’ultima settimana, mentre l’attività commerciale è stata prossima allo zero e non si prevede una ripresa fino all’inizio di ottobre, quando partirà il prossimo periodo contingente delle importazioni da parte dell’UE.
Le posizioni ufficiali delle acciaierie europee, soprattutto quelle del nord Europa, sono rimaste invariate, con offerte invariabilmente alte, pari a 680 €/t franco fabbrica. Tuttavia, la situazione reale del mercato ha continuato a essere stabilmente pessimista, con i prezzi di scambio agli stessi livelli della scorsa settimana: 620-630 €/t franco fabbrica in Italia e 630-650 €/t franco fabbrica nel nord.
Per quanto riguarda i prezzi all’importazione, le offerte di quasi tutti i principali fornitori dell’Europa meridionale sono rimaste a 610-635 €/t CFR a seconda del fornitore. Le offerte per gli HRC da Taiwan sono state segnalate a 610 €/t CFR, al pari della scorsa settimana, mentre dall’India i livelli sono stabili a 610 €/t CFR Italia e 620 €/t CFR Spagna. Nel frattempo, la maggior parte delle offerte per gli HRC dal Giappone è stata di nuovo segnalata a 610 €/t CFR, anche se in Spagna sono circolate offerte a 630 €/t CFR. Inoltre, secondo le fonti, i venditori vietnamiti hanno ricevuto offerte dall’Europa a 590 $/t FOB, che si traducono in circa 650 $/t CFR o 610 €/t CFR.
Le offerte per gli HRC origine Egitto sono state segnalate intorno ai 635 €/t CFR, al pari della settimana scorsa.