I principali esportatori asiatici di bramme hanno continuato a vendere a prezzi relativamente stabili anche questa settimana, con almeno due operazioni segnalate verso Turchia e India. Tuttavia, il clima di mercato si conferma debole, complice l’assenza di segnali positivi dalla Cina.
Secondo quanto appreso, la scorsa settimana è stata conclusa una vendita di 50.000 tonnellate di bramme da parte di un’acciaieria vietnamita di primo piano verso l’India al prezzo di 450 $/t FOB. La stessa acciaieria aveva precedentemente venduto negli Stati Uniti a 440 $/t FOB, ma il prezzo più alto spuntato con l’India sarebbe da attribuire a una data di spedizione più ravvicinata, giugno, richiesta dal cliente indiano. Alcuni produttori indiani hanno infatti effettuato acquisti di bramme importate negli ultimi mesi a causa di lavori di manutenzione e di una produzione interna ridotta. Tuttavia, la sostenibilità di questa tendenza resta incerta e sarà necessaria maggiore chiarezza in merito alle misure protezionistiche.
Un’altra operazione è stata segnalata per bramme di provenienza indonesiana destinate alla Turchia, a un prezzo vicino a 470 $/t CFR, che corrisponde a poco meno di 440 $/t FOB. L’acciaieria principale dell’Indonesia mantiene le offerte a 440 $/t FOB per spedizioni ad agosto.
Non si segnalano nuove operazioni per bramme di provenienza malese, con l’ultima vendita riferita a 465 $/t FOB per la Turchia. Tuttavia, in considerazione della debolezza del comparto dei piani in Turchia, il livello negoziabile attuale dovrebbe essere inferiore di almeno 5-10 $/t.