USA, il mercato dei semilavorati toccherà il fondo a breve?

lunedì, 02 marzo 2009 11:11:58 (GMT+3)   |  
       

Il mercato statunitense dei semilavorato resta fermo e la crisi della produzione di acciaio continua a impattare negativamente sulla domanda. Per quanto riguarda le billlette, l’offerta è abbondante, ma la domanda è debole a causa della fiacchezza nel mercato dei prodotti finiti e dell’incertezza economica. Di conseguenza, i relaminatoi eviteranno di acquistare fino a che saranno sicuri che i prezzi dei prodotti finiti non affonderanno oltre, vale a dire, secondo la maggior parte di loro, non prima della fine del 2009 o addirittura dell’inizio del 2010. I prezzi delle billette si attestano a 441-468 $/t consegna al cliente, in calo di circa 28 $/t rispetto a un mese fa. Tutte le acciaierie hanno corretto la loro produzione per adeguarla alla carenza di domanda, e lo stesso stanno facendo con i prezzi stante il calo nei costi per le materie prime. Dato l’attuale prezzo dei lunghi, tuttavia, non c’è molto spazio di discesa per i prezzi delle billette, e la carenza di transazioni sta contribuendo al mantenimento di una certa stabilità. A livello internazionale, i prezzi delle billette hanno perso circa 80 $/t rispetto al mese scorso a causa dell’indebolimento del mercato dei prodotti finiti in Europa e paesi CIS. Inoltre, il prezzo ribassato delle billette ha recentemente spinto i produttori turchi ad acquistare billette piuttosto che rottame per l’utilizzo nei forni elettrici ad arco. Le offerte di billette dai paesi CIS si attestano a 320-330 $/t FOB Ucraina dai commercianti e non al di sotto di 330 $/t FOB Ucraina dai produttori, mentre i produttori turchi offrono al mercato dell’export al livello di 360-370 $/t FOB. L’importazione di billette in USA è rimasta sostanzialmente stabile tra dicembre e gennaio, mentre i dati del 2008 riflettono un moderato declino sul 2007. Il totale di billette importate dagli USA in gennaio 2009 è stato di 14.873 tonnellate, in crescita di 890 tonnellate rispetto a dicembre 2008. I dati diffusi dal Department of Commerce mostrano che in gennaio le principali fonti di importazione degli USA sono state Russia – 9.940 ton -, Canada – 2.491 ton – e Brasile – 1.260 ton -, oltre a Giappone, Messico ed Emirati Arabi Uniti. Guardando al 2008, il totale di billette importato dagli USA era stato di 452.697 tonnellate, in declino di 60.349 tonnellate rispetto alle 513.046 tonnellate del 2007. Nel 2008, le principali fonti di importazione degli USA sono state il Canada – 175.690 ton -, il Messico – 107.443 ton -, il Brasile – 106.563 ton -, il Belgio – 21.389 ton –, la Germania – 17.209 ton – e la Russia – 10.476 ton -, oltre a Giappone, Svizzera, Cina, Ucraina e Italia. Sul fronte export, le billette esportate dagli USA nel 2008 sono state 141.638 tonnellate, in aumento dello 0,6% rispetto alle 140.844 tonnellate del 2007. Le principali destinazioni dell’export sono state la Repubblica Dominicana – 25.278 ton -, il Taiwan – 23.555 ton -, l’Italia – 17.503 ton -, l’Ecuador – 15.239 ton – e il Canada – 12.834 ton -, oltre a Cile, Messico, Colombia, Vietnam e Venezuela. Il mercato delle bramme è pure fiacco a causa degli stessi problemi che sta affliggono il mercato delle billette – elevati livelli di scorte e carenza di domanda -. Non sono state concluse transazioni di bramme in USA, mentre ne sono state registrate alcune in Asia. Le bramme brasiliane si attestano tuttora a 340-350 $/t CFR, lo stesso livello del mese scorso, ma con la continua depressione del mercato globale dei laminati piatti, le fonti di mercato si aspettano che i prezzi scendano ulteriormente in marzo e forse anche nel secondo trimestre. Guardando avanti, le negoziazioni di minerale ferroso giocheranno un importante ruolo nella definizione dei prezzi delle bramme. Se i prezzi del minerale ferroso scendessero del 30-40% come atteso da molte aziende cinesi, i prezzi delle bramme vivrebbero un crollo drastico, portandosi vicino al livello di 300 $/, se non addirittura più in basso. Il totale di bramme importato dagli USA è sceso a 148.239 tonnellate in gennaio 2009 dalle 152.399 tonnellate di dicembre 2008. Le quantità più ingenti sono state importate in gennaio 2009 dalla Russia (147.528 ton), mentre fonti minori di importazione sono state Italia e Germania. Durante l’intero 2008, gli USA hanno importato in totale 4.535.062 tonnellate di bramme, 318.355 in meno rispetto ai 4.853.417 tonnellate del 2007. I principali esportatori verso gli USA nel 2008 sono stati Messico (934.456 ton), Ucraina (924.780 ton), Canada (762.458 ton), Brasile (723.346 ton), Russia (663.126 ton) e India (242.922 ton), oltre ad Australia, Polonia, Italia, Germania e Belgio.

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