Benchè il mercato statunitense del filo d'acciaio si aggrappi ai settori dell'utilizzo finale per rimanere a galla, la domanda debole fa saltare ogni possibilità di recupero.
I produttori di rete metallica, specialmente quelli nel settore edile, stanno sopportando il peso delle condizioni attuali. Recentemente si è assistito ad un mercato instabile della rete metallica, che ha alternato mesi positivi ad altri negativi. Per esempio, la spesa per il settore edile è cresciuta dello 0,4% in agosto, dopo essere calata dell'1% a luglio. Così anche il dato dei nuovi cantieri residenziali, che in settembre ha migliorato dello 0,3% il dato di agosto, mese nel quale c'era stato un forte rialzo del 10,5% rispetto a luglio. Una tale instabilità ha spinto gli acquirenti di rete metallica a rimandare gli acquisti finchè non si fossero resi strettamente necessari, tendenza che ha influito sull'entità dei magazzini dei produttori: alcuni hanno ancora fondi di fine settembre/inizio ottobre, quando i prezzi della vergella erano più alti di adesso. Anche se l'incremento dei prezzi della vergella annunciato per le consegne di ottobre (circa 33 $/ton) non è durato, le aziende di rete metallica sono riluttanti a reagire alla caduta del prezzo del rottame di questo mese (circa 29,6 $/ton). Comunque, un tentativo di mantenere prezzi più alti non sarà accettato, perciò gli attuali prezzi di circa 56-58 $/rotolo (circa 1 $/rotolo più del mese scorso) per filo da 3,4 mm probabilmente si ridimensioneranno nel breve termine.
Le previsioni per il filo trafilato non sono migliori. Sfruttando il mancato rincaro mensile della vergella, molte trafilerie non hanno per nulla incrementato i livelli di magazzino per sfruttare la flessione di settimana scorsa di circa 20 $/ton franco partenza. Allo stesso modo, anche i loro clienti non sono corsi ad ordinare in seguito all'annuncio sul ribasso del rottame. In generale, le trafilature di vergella, soprattutto quelli legati all'industria edile, sono in "modalità sopravvivenza". Pronti a qualsiasi cosa pur di rimanere competitivi, si appoggiano alla domanda stabile dei settori del ri-uso, come la produzione di macchine per l'agricoltura. Comunque, secondo gli indicatori economici, l'industria delle attrezzature agricole assisterà sicuramente ad un trend positivo nel prossimo futuro. Il dipartimento dell'agricoltura USA ha recentemente comunicato che nei primi otto mesi del 2010, l'export agricolo statunitense è a +14%, e, secondo alcuni analisti finanziari, le vendite di materiali per il lavoro agricolo dovrebbero essere trascinate dagli incassi dei coltivatori, che si attendono nella stagione 2010-11 in crescita del 24%.
Un'altra condizione favorevole per i produttori interni sono i lunghi lead time delle fonti di importazione. Molte trafilerie hanno ammesso una crescente dipendenza dalla vergella USA, nonostante il trend altalenante dei prezzi interni, perché, acquistando in base alla necessità, non possono attendere le 6-8 settimane necessarie per la spedizione via mare. Le aziende produttrici di filo d'acciaio importano solitamente circa il 30% della vergella di cui necessitano, ma la percentuale si sta avvicinando al 20%. Inoltre, a parte i lunghi tempi di consegna, la vergella importata non è stata molto attraente dal punto di vista dei prezzi. Ad esempio quella turca è rimasta stabile tutta l'estate, mentre i prezzi interni oscillavano. Poi, dopo essere lievitata in settembre e calata un paio di settimane fa, i prezzi turchi dovrebbero risalire presto, dati gli alti costi del rottame e la debolezza del dollaro sulla lira turca. Anche con i prezzi correnti (656-678 $/ton tasse pagate FOB con partenza dal golfo del Messico) l'offerta non incontra la domanda, e se i produttori turchi decideranno di assottigliare il margine tra i prezzi proposti all'estero e quelli interni (694-717 $/ton franco partenza) la situazione peggiorerà ulteriormente.