La rapida svalutazione della lira nei confronti del dollaro americano non accenna a dare tregua ai produttori turchi di tondo, già sotto pressione a causa dei buyer internazionali che chiedono ulteriori sconti a fronte del clima di pessimismo in cui versa il mercato dell’import di rottame. A questo si aggiungono i tentativi, sempre da parte dei produttori, di mantenere stabili i prezzi in dollari per compensare i costi sostenuti nella stessa valuta.
Al momento, il prezzo del tondo offerto dalla Turchia si attesta a 720-739 $/t FOB con spedizione per lo più a gennaio, in ribasso di 10 $/t rispetto alla scorsa settimana. Nel mercato si vocifera di un carico di 50.000 tonnellate venduto negli Stati Uniti a 715-720 $/t FOB, ma nel momento in cui si scrive la notizia è ancora da confermare. Inoltre, all’inizio di questa settimana un compratore in Israele avrebbe acquistato tondo a 730 $/t FOB con spedizione a gennaio.
Passando al mercato interno, in Turchia le offerte di tondo si attestano a 740-750 $/t, mentre la settimana scorsa il range era 745-750 $/t. Secondo le fonti, è possibile che i compratori più seri riescano a ottenere sconti: sempre all’inizio di questa settimana, nella regione di Marmara sono state vendute circa 20.000-30.000 tonnellate di tondo a 730-735 $/f franco produttore. Alcuni compratori locali stanno rimandando gli acquisti a causa della svalutazione della lira.
Infine, quanto all’export di vergella, alcuni produttori turchi offrono materiale a 820 $/t FOB, contro gli 830-840 $/t FOB della scorsa settimana, con spedizione a febbraio Qualche acciaieria vende a prezzi lievemente più alti, ma al momento non si ha notizia di vendite recenti.