In Italia le acciaierie cercano di consolidare i prezzi prima delle varie fermate produttive che interesseranno i mesi di dicembre e di gennaio. Da una parte c’è una domanda debole – come di consueto durante questo periodo – e il rottame che sta scendendo ulteriormente, ma dall’altra i costi elevati dell’energia e le fermate di fine anno potrebbero aiutare i tentativi di aumento dei prodotti finiti.
In Italia, infatti, i prezzi praticabili del tondo locale si sono attestati intorno ai 300 €/t base partenza, ma secondo alcune fonti l’obiettivo delle acciaierie è quello di rilanciare ulteriormente e arrivare a un prezzo di 320 €/t base partenza, soprattutto per poter ripartire dopo le fermate a un livello “già aumentato”.
La vergella locale in Italia si è attestata a 620-630 €/t reso cliente per la qualità da trafila e 600 €/t reso cliente per la qualità da rete, attestandosi nella fascia più alta del range di offerte di novembre. «Se il mercato continua a dare segnali sufficienti» ha commentato una fonte italiana, «ci saranno dei tantativi di aumenti più importanti a breve, anche +30 €/t».
Anche nell’Europa orientale i prezzi praticabili sono saliti, secondo una fonte, fino a 650 €/t reso cliente per la vergella da trafila (circa +20 €/t rispetto al mese scorso) e 600 €/t reso cliente per la vergella da rete (circa +10 €/t rispetto al mese scorso).
Per quanto riguarda le offerte export provenienti dalla Grecia, secondo le fonti, queste sarebbero aumentate di circa 5-10 €/t: il tondo è stato offerto a 595 €/t FOB e la vergella a 590 €/t FOB, contro i rispettivi 590 €/t FOB e 580 €/t FOB di un paio di settimane fa. Stabili, invece, le offerte di tondo proveniente dalla Spagna a circa 570 €/t FOB.
In calo, infine, le offerte provenienti dalla Turchia: il tondo si è attestato a 570-575 €/t CFR Europa meridionale per le spedizioni di fine dicembre-gennaio (-5 €/t nella fascia alta del range), mentre la vergella si è attestata a 570-580 €/t CFR, -10 €/t su base settimanale. Inoltre, sono state segnalate offerte di tondo dall’Algeria a 560 €/t CFR da un’acciaieria e a 590 €/t CFR da un’altra, mentre l’Egitto inizierà a fare offerte entro metà dicembre. Tuttavia, il principale produttore egiziano sta attualmente affrontando un malfunzionamento a un trasformatore e non è ancora chiaro come questo possa influire sulla produzione.