Ultimamente, due dei principali produttori di acciaio iraniani hanno chiuso le gare di esportazione per le billette a seguito di una lunga interruzione degli scambi commerciali. Tuttavia, i prezzi vengono ritenuti un po’ alti, soprattutto tenendo conto dei livelli praticabili in Asia e dei potenziali rischi legati alla vendita negli Emirati.
Secondo le fonti, Khouzestan Steel Company (KSC) ha scambiato 30.000 t di billette per la consegna di gennaio a 452 $/t FOB, mentre Esfahan Steel Company (ESCO) afferma di aver venduto un volume simile a 455 $/t FOB. Alcune fonti hanno segnalato anche livelli di prezzo leggermente più elevati, che sono difficilmente considerati praticabili.
In Asia, uno dei principali mercati di destinazione per la billetta iraniana, l’ultimo prezzo praticabile per la billetta scambiata all’interno della regione si è attestato a 450-470 $/t CFR, il che rende impraticabili gli ultimi prezzi dall’Iran. Nell’area del golfo Persico il prezzo alla consegna di 485-490 $/t CFR corrisponde alle vendite FOB citate in precedenza. Tuttavia, esiste una potenziale minaccia derivante dal nuovo sistema di certificazione che entrerà in vigore a breve, progettato per monitorare specificamente l’origine delle billette. Alla luce di questo, può essere che l’Oman mantenga il flusso in entrata della billetta iraniana, mentre gli acquirenti con sede negli Emirati Arabi – secondo quanto appreso da SteelOrbis – potrebbero scegliere di rimandare gli acquisti e vedere cosa succederà.