Secondo quanto appreso da SteelOrbis da ambienti commerciali e industriali mercoledì 27 novembre, le offerte di billette dall’India sono state mantenute invariate e sono in gran parte considerate nominali, poiché la concorrenza in tutta la regione asiatica è forte e le offerte di alcuni acquirenti sono scese al di sotto della soglia di 450 $/t FOB, che risulta insostenibile per i produttori locali.
I prezzi di offerta per la billetta indiana sono invariati a 460-480 $/t FOB. Tuttavia, le grandi acciaierie ritengono possibile qualche adeguamento delle transazioni: le offerte di grandi volumi in tutte le destinazioni asiatiche stanno aumentando, e i prezzi stanno scendendo rapidamente in reazione alla ripresa delle vendite aggressive dalla Cina.
Anche se non sono stati segnalati accordi nell’ultima settimana, le fonti hanno affermato che almeno due acciaierie con sede nell’India orientale hanno avviato negoziati di vendita spot per un volume complessivo di 60.000 t, ma entrambi i venditori hanno interrotto i colloqui una volta che gli acquirenti hanno presentato il prezzo che ritenevano accettabile: 440 $/t FOB.
Il prezzo di riferimento per la billetta indiana si è attestato a 450-460 $/t FOB, in calo di 5 $/t nell’ultima settimana.
Negli ultimi due mesi l’assenza di acciaierie governative – i più importanti esportatori di semilavorati provenienti dal paese – è stata indice del forte calo della competitività in concomitanza con la crescente aggressività dei venditori cinesi sia in termini di volumi che di prezzi.
Sul mercato indiano le billette hanno continuato la loro tendenza al ribasso, perdendo 100 INR/t (1 $/t) e attestandosi a 42.200 INR/t (501 $/t) da Mumbai. Da Raipur, nella regione centrale, sono invece scese di 450 INR/t (5 $/t) a 38.750 INR/t (460 $/t).