L'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha autorizzato la Cina a imporre dazi di ritorsione su prodotti statunitensi in risposta ai dazi compensativi degli Usa su determinati prodotti, fra cui il filo in acciaio di origine cinese. La Cina aveva presentato ricorso al Wto nel 2012 in merito ai dazi compensativi in questione, che erano stati imposti tra il 2008 e il 2012.
Il collegio arbitrale del WTO ha stabilito che la Cina ha la facoltà di imporre dazi di ritorsione annuali su una gamma di prodotti statunitensi per un valore di 645 milioni di dollari.
La Cina aveva inizialmente chiesto al panel del Wto di poter imporre dazi sulle importazioni statunitensi per un valore di 2,4 miliardi di dollari, ma in seguito aveva ridotto la cifra a 788,75 milioni di dollari.
Adam Hodge, portavoce dell'Ufficio del rappresentante commerciale degli Stati Uniti, ha affermato che la decisione «rafforza la necessità di riformare le regole del Wto e la risoluzione delle controversie, che sono state utilizzate per proteggere le pratiche economiche non di mercato della Cina e minare una concorrenza leale e orientata al mercato». Ha aggiunto inoltre che l'amministrazione Biden continuerà a utilizzare tutti gli strumenti in suo possesso per difendere gli interessi dei lavoratori, delle imprese e dei produttori statunitensi.