Nei primi sei mesi dell’anno l’output mondiale di acciaio grezzo si è attestato a 873,1 milioni di tonnellate, facendo registrare una contrazione del 6% su base annua. I dati provengono dalla World Steel Association (worldsteel).
Nel solo mese di giugno la produzione globale di acciaio grezzo è ammontata a 148,3 milioni di tonnellate, facendo registrare cali dello 0,3% su base mensile e del 7% su base annua.
In Asia, la produzione di acciaio grezzo a maggio è ammontata a 113,3 milioni di tonnellate, calando del 2,3% in termini tendenziali, con 91,6 milioni di tonnellate prodotti dalla Cina (+4,5%), 5,6 milioni di tonnellate dal Giappone (-36,3%), 6,9 milioni di tonnellate dall’India (-26,3%) e 5,1 milioni di tonnellate dalla Corea del Sud (-14,3%). Tutte le variazioni sono calcolate rispetto allo stesso mese del 2019.
L'UE ha sfornato 10,2 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in calo del 24,6%, con 2,5 milioni di tonnellate prodotte dalla Germania (-27,3%), 1,8 milioni di tonnellate dall’Italia (-13%) e 800.000 tonnellate dalla Francia (-34,9%) e 800.000 tonnellate dalla Spagna (-31,5%).
La Turchia ha prodotto 2,8 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in aumento del 4,1%. L'area CIS ha prodotto acciaio grezzo per 7,19 milioni di tonnellate (-5%), con 5,6 milioni forniti dalla Russia (-7,6%) e 1,8 milioni dall'Ucraina (-9%).
Nello stesso periodo in Nord America la produzione di acciaio grezzo è stata pari a 6,7 milioni di tonnellate, facendo segnare una flessione del 31%, con gli USA che hanno prodotto 4,7 milioni di tonnellate (-34,5%) e il Messico 1,1 milioni di tonnellate (-21,4%). La produzione in Sud America è ammontata a 2,6 milioni di tonnellate (-30,4%), con il Brasile che da solo ha contribuito per 2,1 milioni di tonnellate (-27,1%)