USA: produttori di vergella contro le importazioni da dieci paesi tra cui l'Italia

mercoledì, 29 marzo 2017 11:11:58 (GMT+3)   |   San Diego
       

Quattro produttori siderurgici statunitensi – Gerdau Ameristeel US Inc., Nucor Corporation Keystone Consolidated Industries, Inc., and Charter Steel – hanno presentato ieri petizioni contro le importazioni di vergella in acciaio al carbonio e acciaio legato provenienti da Bielorussia, Italia, Corea del Sud, Russia, Sudafrica, Spagna, Turchia, Ucraina, Emirati Arabi e Regno Unito, sostenendo che tali importazioni sono sleali e stanno danneggiando l'industria statunitense. Nelle denunce si afferma che i produttori dei dieci paesi citati stiano esportando vergella negli Stati Uniti a prezzi di dumping con i seguenti margini: 

Paese

Presunto margine di dumping

Bielorussia

179,07-304,94%

Italia

26,36%

Corea del Sud

41,72-53,09%

Russia

216,50-821,40%

Sudafrica

159,35-164,08%

Spagna

32,64%

Turchia

45,10%

Ucraina

21,64-61,64%

Emirati Arabi Uniti

69,57%

Regno Unito

88,25%

 

Nello specifico, i produttori statunitensi sostengono che i governi di Italia e Turchia stiano fornendo sovvenzioni compensabili ai produttori di vergella dei rispettivi paesi, e citano numerosi programmi di sovvenzione legati a prestiti e crediti all'esportazione, assicurazioni a tassi di favore, trattamenti fiscali agevolati e contributi pubblici.

I firmatari spiegano che le denunce sono una risposta agli "ingenti e crescenti volumi di importazione di vergella a basso costo" provenienti dai suddetti paesi "che dal 2014 danneggiano i produttori statunitensi".
"Dal 2014 al 2016 – proseguono i produttori USA – le importazioni in questione sono cresciute fortemente in volume, mentre i prezzi dei prodotti importati sono progressivamente diminuiti: i volumi sono aumentati di oltre il 56%, mentre il prezzo medio è sceso di ben il 32%". Una circostanza, questa, che avrebbe causato un calo delle vendite e una significativa diminuzione dei prezzi e dei profitti per i produttori siderurgici statunitensi. Questi ultimi affermano che i prezzi calerebbero e che la situazione finanziaria di diverse aziende USA peggiorerebbe qualora non fossero fissati dazi a compensazione dei rischi di tali pratiche commerciali sleali.

Oggetto delle petizioni sono i prodotti laminati a caldo in acciaio al carbonio o legato, a sezione grossomodo circolare, di diametro inferiore a 19 mm (vergella in acciaio al carbonio e acciaio legato).

Il Dipartimento del Commercio USA deciderà se avviare o meno inchieste antidumping e antisovvenzioni entro 20 giorni dalla data di presentazione delle petizioni, mentre l'International Trade Commission determinerà in via preliminare se le importazioni in esame abbiano cagionato o meno danni materiali o minacciato di causare danni materiali entro 45 giorni dalla data di ieri. L'intero processo di indagine potrebbe durare un anno.


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