In base all'ultimo report dell'Institute fo Supply Management (ISM), nel mese di novembre negli Stati Uniti l'indice PMI (Purchasing Manufacturer Index) è sceso dal 51,7% di ottobre al 49,5%, che come tutti i valori inferiori al 50% indica una contrazione dell'attità manifatturiera. Si tratta del quarto mese negli ultimi sei nel quale l'indice scende sotto il 50%, ed anche del dato peggiore dal 49,2% registrato da luglio 2009.
In novembre solo sei settori industriali dei diciotto monitorati hanno registrato un valore superiore al 50%, e tra quelli in contrazione si annoverano metalli primari, macchine e impianti, trasporti e prodotti fabbricati in metallo.
L'indice dei nuovi ordini si attesta invece al 50,3%, con una contrazione di 3,9 punti percentuali rispetto ad ottobre, segnalando una crescita degli ordini per il terzo mese consecutivo. L'indice di produzione di novembre è al 53,7% (in crescita di 1,3 punti percentuali) e registra il secondo mese consecutivo di crescita. L'indice dei prezzi si attesta al 52,5%, in calo di 2,5 punti percentuali. Notizie negative, invece, dall'indice di occupazione, che a novembre si attesta al 48,4% in seguito ad una contrazione di 3,7 punti percentuali: si tratta del valore più basso assunto da settember 2009 quanto l'indice era al 47,8%.
Il Purchasing Managers Index (PMI) è l'Indice composito dell'attività manifatturiera di un Paese, il valore è espresso in percentuale. Il PMI è un indice prodotto da Markit Group e riflette la capacità dell'acquisizione di beni e servizi: un valore inferiore al 50% indica una contrazione del settore, un valore superiore al 50% indica un'espansione.