Secondo i dati provvisori diffusi dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, a dicembre 2020 gli USA hanno importato in totale 1.356.736 tonnellate di acciaio, registrando un aumento dell'8,9% su base mensile e un calo del 6,2% su base annua. In valore, l'import è ammontato a 1,29 miliardi di dollari, rispetto agli 1,13 miliardi di novembre e agli 1,43 miliardi di dicembre 2019.
Le principali fonti di acciaio per gli Stati Uniti sono state il Canada con 426.747 tonnellate, il Messico con 233.252 tonnellate, la Corea del Sud con 201.332 tonnellate, i Paesi Bassi con 77.944 tonnellate e la Germania con 65.587 tonnellate.
Nel mese in oggetto, le importazioni di semilavorati sono ammontate a 128.798 tonnellate, in aumento rispetto alle 122.418 tonnellate del mese precedente e alle 199.684 tonnellate dello stesso mese del 2019. L’import di prodotti piani ha raggiunto le 663.626 tonnellate, in crescita rispetto alle 572.905 tonnellate di novembre e alle 655.955 tonnellate di dicembre 2019. Le importazioni di prodotti lunghi sono ammontate a 258.936 tonnellate, facendo registrare una diminuzione rispetto alle 297.465 tonnellate del mese precedente e alle 234.266 tonnellate dello stesso mese dell’anno scorso. L'import di tubi ha totalizzato 252.343 tonnellate, in crescita rispetto alle 161.327 tonnellate di novembre e in calo rispetto alle 290.673 tonnellate di dicembre 2019.
Secondo quanto comunicato dall'American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato delle importazioni di acciaio degli Stati Uniti è stata del 18%, rispetto al 17% del mese precedente e al 18% rilevato in media dall'inizio dell'anno.