L’associazione italiana delle imprese del commercio, distribuzione e trasformazione di acciaio e metalli, Assofermet, ha accolto con favore le conclusioni emerse dai più recenti studi del Joint Research Centre (JRC) della Commissione europea sulla filiera siderurgica unionale, secondo cui la disponibilità di rottame ferroso in Europa supera ampiamente la domanda interna e continuerà a mantenersi in surplus almeno fino al 2035.
Secondo le analisi condotte dal JRC, la produzione complessiva di rottame, sia nuovo che post-consumo, è destinata a crescere ulteriormente nei prossimi anni, garantendo un’elevata disponibilità di materia prima per la siderurgia europea. Una dinamica che, secondo Assofermet, smentisce in modo definitivo le ipotesi di una possibile carenza di rottame nell’Unione europea.
Rafforzando la propria posizione riguardo ai dibattiti sull'export di rottame dall'Unione Europea, l’associazione sottolinea che il tema della scarsità di materiale riciclato non può essere considerato una minaccia per la siderurgia europea, «né oggi, né nei prossimi dieci anni». Piuttosto, aggiunge Assofermet, l’attenzione dovrebbe concentrarsi sulla qualità del rottame disponibile, poiché, come confermato dal JRC, l’87% del materiale esportato dalla Unione europea è di qualità medio-bassa, pur essendo già sottoposto a operazioni di recupero e trattamento.
In tale contesto, Assofermet rinnova l’appello alle istituzioni europee e nazionali affinché vengano promosse politiche di sostegno mirate al comparto del riciclo, favorendo investimenti in tecnologie più avanzate e performanti, anche attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. L’obiettivo, spiega l’associazione, è aumentare la disponibilità di rottame di alta qualità per la siderurgia europea, garantendo al contempo una remunerazione adeguata alle imprese del recupero.